attualità scientifica
La lampadina elettrica, una delle grandi invenzioni del XIX secolo, ha i giorni contati: lo sviluppo di nuove tecnologie di illuminazione farà in modo che, in un futuro non molto lontano, si trasformi in un oggetto del passato. Recentemente un'impresa gallese ha ricevuto una sovvenzione di più di settecentoventimila dollari dal Carbon Trust (un organismo indipendente creato dal governo britannico per incentivare la transizione verso una economia più rispettose delle emissioni di CO2) per sviluppare una tecnologia che promette di essere due volte e mezzo più efficiente delle lampadine a basso consumo di oggigiorno. Questa tecnologia sviluppata dall'impresa Lomox Ltd che è conosciuta come OLED (sigla inglese di diodo organico di emissione di luce) ha infinite applicazioni: può essere utilizzata come pittura incandescente, pannello murale emissore di luce e in molti altri modi, anche come schermo di televisore o di telefonino. Ciò che la Lomox ha creato in laboratorio sono sostanze chimiche in soluzione che possono essere applicate sopra qualsiasi oggetto e che quando sono attraversate da una corrente elettrica producono una reazione chimica che genera luce. Il vantaggio di questo sistema è che per operare necessita di un voltaggio molto basso, dai tre ai cinque volt, per cui può essere connesso a una batteria o a un pannello solare per ricevere energia di giorno e rilasciarla di notte. Secondo il Carbon Trust, se tutte le fonti di luce fossero sostituite dalla OLED, le emissioni mondiali annuali di CO2 potrebbero diminuire notevolmente. Le previsioni indicano nel 2011 l'immissione sul mercato dei primi prodotti. articolo pubblicato il: 12/01/2010 |