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l'abete immortale

La Svezia ha l'onore di conservare in uno dei suoi parchi naturalistici l'albero più antico del mondo. Secondo gli scienziati dell'Università di Umea l'abete, visto sulla montagna Fulu, nella provincia del Dalarna, dovrebbe avere circa 10.000 anni.

L'età dell'albero è stata calcolata attraverso il metodo del carbonio 14 in un laboratorio specializzato della Florida, negli Stati Uniti. Qui era stata portata parte del materiale genetico per le analisi.

Finora, si pensava che gli antenati di tutti gli alberi fossero i pini risalenti a 4.000 anni fa dell'America del Nord. In particolare l'esemplare più vecchio era considerato il cosiddetto Pinus longaeva, che ha 4.800 anni e si trova sulle Montagne Bianche in California.

L'abete svedese spuntò dopo l'ultima glaciazione. Se questo ha circa 10.000 anni, altri venti abeti rinvebuti nella stessa zona hanno all'incirca 8.000 anni.

La parte visibile del Picea abies è più recente, ma le analisi effettuate su legno e pigne rinvenute sul terreno circostante e sulle radici rivelano unìetà di oltre 9.550 anni. La vita media è in genere di 6oo anni ma quando una pianta muore subito una nuova pianta nasce dalle stesse radici, che continuano a vivere nonostante che i rami più bassi del tronco vengano coperte e sepolte dalla neve.

Si tratta indubbiamente di una scoperta molto interessante. Le variazioni climatiche, come l'aumento della temperatura anche nelle zone alpine, hanno consentito a queste piante di crescere e di mostrarsi, quasi una risposta ecologica alle modificazioni e di capacità di adattamento, come avvenuto nel passato. Presumibilmente erano stati degli umani del mesolitico a importare questo tipo di pianta poco frequente nella zona esaminata durante le migrazioni verso il nordest a seguito del disgelo.