arte e mostre Lo spunto per la mostra alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, in piazza pellicceria a Genova, e' nato dai risultati scaturiti dal restauro di un affresco raffigurante un "Putto con attributi marinareschi" ritenuto un frammento della decorazione della facciata realizzata nei primi anni del XVII sec. da Lazzaro Tavarone nel Palazzo del Banco di S. Giorgio di Genova, prospetto lato mare. Gli esiti scaturiti dai lavori di restauro del 2005, infatti, indicano che l'affresco non è parte della facciata seicentesca ma risalente al restauro conservativo effettuato ai primi del Novecento, sia per la mancanza di danni provocata da una esposizione vicino al mare per tre secoli, sia per la composizione della malta, utilizzata a Genova dalla metà del XIX sec. in poi. Ulteriori ricerche hanno consentito altresì di appurare che l'autore dell'affresco è Ferdinando Bialetti, che partecipò al concorso bandito nel 1910 dal Consorzio Autonomo del Porto per il ricupero della facciata a mare dell'edificio, unitamente all'altro artista lombardo Gaetano Cresseri: i due furono giudicati i migliori, anche se non vincenti, del citato concorso e quindi incaricati di realizzare i lucidi della facciata Tavaroniana. Per motivi di natura economica Cresseri abbandonò l'incarico e la facciata venne pertanto portata a termine dal Bialetti sotto la direzione di Lodovico Pogliaghi: in mostra, oltre a due affreschi praticamente identici del "Putto con attributi marinareschi" realizzati dai due artisti, sono illustrate le scelte operative per il ripristino delle superfici dipinte, dal bozzetto di Lodovico Pogliaghi agli studi, cartoni e progetti, provenienti da collezioni private realizzati dalla stesso artista. I lavori della facciata seguiti dal Pogliaghi ai primi del Novecento è imprescindibile dal riferimento alla facciata realizzata agli inizi del XVII sec. da Lazzaro Tavarone, la cui decorazione è andata perduta nel corso dei secoli, ma che è possibile ammirare, almeno in parte, in una tela di Giovan Battista Paggi - il consulente incaricato dal Banco di S. Giorgio per dare un contributo sugli elementi storico/allegorici da riportare sul prospetto del palazzo - datata 1613 raffigurante la "Madonna con il Bambino, San Giovannino e San Giorgio", ancora oggi conservata appunto a palazzo S. Giorgio. Contribuiscono a restituirci la tavolozza cromatica dell'immagine Tavaroniana anche altre opere esposte fra cui quelle di Friedrich Bernhard Werner, Gian Lorenzo Guidotti, Domenico Pasquale Cambiaso, Leopoldina Zanetti Borzino, in uno allo studio scientifico di Alfredo D'Andrade, che portò al totale ripristino della facciata agli inizi del Novecento sotto la direzione del Pogliaghi.
Catalogo edito da San Giorgio Editrice.
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