elzevirino Singolari avvenimenti caratterizzano questa fine di un inverno strano, com'è bizzarro il nostro Paese e non solo per quanto riguarda la politica. Ma cosa può interessare gli italiani se una persona, in vena di distrarsi passando in auto in una via frequentata da gente equivoca, si ferma un attimo a guardare? Cosa avrà mai fatto di male poi? Mah. Eppure ha rischiato di essere ricattata con delle foto. Se fossero questi i guasti del governare, saremmo tutti un po' più allegri e tranquilli. Assistiamo invece a situazioni ben più equivoche e imbarazzanti, dal ministero degli esteri che delega ad un privato, sia pure meritevole d'applausi, il dovere di tentare di salvare un concittadino a rischio di vita in Afghanistan, alle giravolte d'esponenti di partiti dell'opposizione che rifiutano di rispettare il mandato degli elettori, passando dalla parte avversaria. Veniamo al punto: perché Casini, già presidente della Camera nella passata legislatura tenta ora di scolorirsi la casacca che indossava ai tempi berlusconiani? Da quel poco che si riesce a capire o che gli si addebita vorrebbe realizzare una grande area centrale del parlamento assemblando varie forze moderate esistenti all'interno dei due maggiori schieramenti. L'operazione non sarebbe - dicono i suoi amici - soltanto ai danni di Berlusconi, ma anche dello stesso Prodi e potrà essere pur vero, ma non si dice che cosa si vuole fare per il Paese. Quale programma? Non se ne parla. Per ora si è sentito affermare che si vorrebbe tentare di invogliare una personalità della società civile come il presidente della FIAT, Luca di Montezemolo a "scendere in campo". Bene, passeremmo dal mondo delle televisioni a quello delle automobili, anche prestigiose e soprattutto di prezzo, come le Ferrari, direttamente, senza almeno una sosta nel settore dei frigoriferi. Particolare non secondario: il capo della società automobilistica è anche presidente della Confindustria. Prevediamo una grand'euforia nel campo dei sindacati dei lavoratori. Nell' attesa di questo radioso avvenire intanto si preannuncia una grande spartizione: gli americani o addirittura i messicani vorrebbero acquistare la nostra massima compagnia telefonica, mentre la già gloriosa Alitalia potrebbe finire all'Aereoflot russa. Evviva!
|