attualità scientifica
da pirati a corsari

Microsoft sta cambiando il proprio atteggiamento nei confronti dei pirati informatici. Tra poche settimane, Microsoft lancerà una versione provvisoria del suo nuovo sistema operativo Windows Vista, che sarà disponibile in forma definitiva all'inizio del 2007.

La grande domanda riguarda se sarà sicuro o meno. Dato il gran numero di attacchi al quale i sistemi operativi Windows sono stati sottoposti, non è una sorpresa che Microsoft stia raccogliendo tutti i suggerimenti che possano aiutarla in materia di sicurezza. Un gruppo della casa madre del gigante del computer si è recato in Malesia ove si tiene il congresso "Hack in the box", la più importante riunione di pirati informatici di tutta l'Asia. Il gruppo, guidato dalla responsabile della sicurezza dei programmi di Microsoft, Sarah Blankinship, cercherà di ottenere informazioni in merito alle nuove tecnologie, mezzi e metodologia diffuse tra gli hacker per far sì che i prodotti siano più sicuri e ottenere una miglior protezione per i clienti. Il congresso è finalizzato all'incontro di pirati informatici ed esperti in sicurezza con le compagnie che confidano nella loro abilità e nella loro esperienza. Dietro questa mossa, qualcuno ha visto un cambiamento culturale all'interno del gigante informatico che lo ha costretto a cercare i servizi degli hacker. La priorità è rappresentata dalla scoperta e dal rimedio delle falle in materia di sicurezza del sistema operativo Vista. L'aiuto degli hacker può esser una alternativa valida anche se genera una certa preoccupazione nell'Unione Europea.

L'aggiunta di componenti addizionali (e proprietari) per la sicurezza potrebbe infatti rendere inservibili prodotti software di altre compagnie, e rivelarsi un vero e proprio attentato alla libera concorrenza. Tale libertà potrebbe essere essere limitata anche tramite componenti hardware, con l'implicito effetto di assicurare il controllo su chi può o non può offrire programmi di protezione.

Mentre le compagnie che si occupano di software firewall, antivirus, antispam, antispyware, antidialer e in generale di sicurezza si sentono scavalcate da questa operazione, i pirati informatici si compiacciono alla festa offerta dall'"impero del male", soprattutto quando lo stesso paga da bere.

Il quesito ora sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori è se i pirati, una volta finita la festa, continueranno ha mostrare rispetto per il gigante di Redmond.

La risposta è un sonoro "chissà..."