cronache Ha aperto i battenti, presso gli spazi della Fiera del capoluogo ligure, la 46° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova. Al centro dell'attenzione la nuova grande marina, completata in soli diciotto mesi dall'Autorità Portuale di Genova, che consentirà al Salone Nautico Internazionale di diventare uno dei floating show più importanti del mondo. 400 ad oggi le imbarcazioni esposte in acqua su 2.330 in esposizione, registrando un incremento del 15%. 1.650 gli espositori presenti, con una crescita del 7% e una presenza internazionale del 36%. Grandi cambiamenti anche per Tech Trade, un "Salone nel Salone" con quasi 500 espositori del settore accessori e un importate ritorno: la subacquea. Salone Nautico significa anche nove giorni di affari, di incontri, di novità e di sport che vedranno la partecipazione di autorevoli esperti, rappresentanti delle istituzioni, opinion leader e campioni di ieri e di oggi. Le molte e importanti novità che caratterizzeranno la manifestazione, organizzata da Fiera di Genova e UCINA – l'associazione nazionale di categoria dell'industria nautica da diporto - sono state illustrate nel corso della conferenza stampa di apertura, che si è svolta lo scorso mese di settembre a Milano, dal presidente di Fiera di Genova SpA Paolo Lombardi, dal presidente di UCINA Anton F. Albertoni e da Roberto Urbani e Lorenzo Pollicardo, rispettivamente amministratore delegato di Fiera di Genova e segretario generale di UCINA. Con l'acquisizione del nuovo specchio acqueo da 60mila metri quadrati, che si aggiungono ai 40.000 pre-esistenti, affiancato da un nuovo piazzale da 12.500 metri quadrati, il quartiere fieristico genovese è l'unico al mondo in grado di offrire senza soluzione di continuità ampi spazi all'interno dei padiglioni, all'aperto, in acqua e all'aperto come quelli di grande respiro offerti dalla tensostruttura affacciata sulla Marina. Le opere marittime della nuova Marina sono state realizzate dall'Autorità Portuale di Genova con un finanziamento di circa 40 milioni di euro del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, mentre ulteriori interventi sono stati realizzati da Fiera di Genova SpA per un importo di 5,6 milioni di Euro. Il complesso delle due Marine si compone di ventidue tra banchine e pontili, nove in più rispetto al 2005, per uno sviluppo lineare di 2,7 chilometri. I pontili galleggianti sono stati realizzati da Ingemar. Tra le novità anche le due banchine sui lati del canale di ingresso in sostituzione della darsena di Marina Due, eliminata nella nuova configurazione. Il 67% delle barche presenti al Salone saranno natanti (inferiori ai 10 metri di lunghezza), il 29,5% saranno imbarcazioni tra i 10 e i 24 metri di lunghezza e il 3,5%, ovvero 80 unità, saranno navi da diporto di oltre 24 metri di lunghezza, di cui 34 saranno i super yacht oltre i 30 metri. I nuovi spazi a disposizione hanno determinato cambiamenti significativi nella geografia della rassegna che renderanno più chiare le suddivisioni merceologiche. L'ampliamento degli spazi determinerà una migliore visibilità dei prodotti in esposizione e un decongestionamento dei flussi di pubblico. Nuova sistemazione per lo shopping che si sposta nella seconda galleria del padiglione S. Nel piazzale di Marina Due a fianco della storica presenza dei porticcioli turistici, si affacciano gli stand dei cantieri delle imbarcazioni a vela ormeggiate nel canale d'ingresso di Marina Uno, si inserisce la presenza di alcuni produttori di imbarcazioni pneumatiche e debutta la subacquea: un'area dedicata ai grandi nomi della produzione di attrezzature e degli accessori, che nel Salone di Genova hanno identificato un'occasione di business e di grande visibilità, insieme a editoria specializzata e servizi. Si trasferisce a Marina Due, davanti al Teatro del Mare, lo Stadio sull'Acqua dedicato agli show e le attività sportive. Si sposta verso mare il tradizionale ponte galleggiante di collegamento ponente/levante. L'Ambiente, la Piccola Nautica, la Normativa in materia di nautica da diporto saranno i temi portanti dei convegni promossi da UCINA. La nautica per tutti, la promozione dell'andar per mare e la presentazione di eventi e nuove iniziative saranno gli ingredienti principali del palinsesto del Teatro del Mare mentre lo Stadio sull'Acqua ospiterà prove e dimostrazioni spettacolari realizzate grazie alla collaborazione delle Federazioni sportive, di Assonautica, Lega Navale e Capitaneria di Porto – Guardia Costiera. Dall'inizio di quest'anno UCINA ha avviato una collaborazione con l'Università degli Studi di Genova – Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi, con l'obiettivo entro il prossimo anno di ristrutturare sia metodologicamente sia in termini di contenuti, le statistiche de "La nautica in cifre". Nel 2005, il valore della produzione italiana delle imbarcazioni di unità da diporto si è attestato intorno a 2,4 miliardi di Euro con un incremento del 9%. (Questo incremento percentuale è stato calcolato attraverso il confronto dei dati di un campione costruito con criteri corrispondenti a quello dello scorso anno). Il contributo dell'industria nautica al PIL nazionale, comprensivo dell'indotto diretto, per l'anno 2005, si attesta in valore attorno ai 2,9 miliardi di Euro. Per quanto riguarda gli indici occupazionali degli addetti del settore della nautica da diporto, si è confermata (sempre nel 2005) la tendenza ad una crescita dei posti di lavoro. Complessivamente, si calcola che circa 12.000 unità operino attualmente nel comparto. L'Italia continua ad essere forte esportatrice di imbarcazioni da diporto, piazzando all'estero oltre il 60% del valore della produzione. I costruttori italiani risultano essere i primi al mondo per numero di progetti, con 260 ordini (anno 2005), a fronte di un incremento della domanda del 4% rispetto all'anno passato. La cantieristica italiana si concentra soprattutto nella produzione di imbarcazioni tra 80 e 100 piedi e per quanto concerne il settore dei superyacht, l'andamento degli ordini 2005-2006 ha fatto registrare una notevole crescita delle ordinazioni. Si è infatti passati dalle 651 commesse del 2005 alle 688 del 2006. Attualmente, per l'Italia la quota di mercato mondiale dei superyacht si attesta attorno a 38 per cento.
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