speciale patrimonio dell'umanità
Crespi d'Adda
di Giuseppe Martino Martinelli

Patrimonio dell'Umanita' dal 1995

Ad ispirare la fondazione di Crespi d'Adda furono le teorie di Owen, secondo cui e' l'ambiente ad influenzare il carattere dell'uomo. Condizioni di vita migliori per gli operai delle fabbriche permettono quindi una produttivita' piu' elevata e minori tensioni sociali

ubicazione in provincia di Bergamo, nel comune di Capriate San Gervasio, N 45° 20' E 9° 32'

storia La famiglia Crespi, titolare di alcune fabbriche cotoniere, era molto sensibile alle teorie di alcuni socialisti anglosassoni, tra i quali Robert Owen, che sostenevano come il soddisfare le necessita' dei lavoratori in quanto a servizi sociali, alloggi, condizioni di lavoro, aiutasse a creare un ambiente ideale per la convivenza pacifica fra operai e imprenditori. Crespi d'Adda fu fondata nel 1878 proprio sulla spinte di queste considerazioni da Cristoforo Benigno Crespi, partendo da una delle sue fabbriche (quella di Canonica d'Adda) e dal territorio circostante di Capriate d'Adda. Nonostante solo un sesto degli operai della fabbrica potesse vivere negli alloggi del villaggio, a Crespi, come nelle altre fabbriche della famiglia, si instauro' una armonia tale che per oltre mezzo secolo non vi furono scontri di classe.
Nel momento di massimo splendore la fabbrica contava oltre tremila lavoratori ed era divisa in quatto reparti -filatura, tessitura, tintoria, macchinari- oltre a tutti i magazzini.
Lo splendore di Crespi d'Adda si affievoli' fino a quando la famiglia Crespi vendette l'intero complesso, a causa della crisi del '29 e della pressante politica fiscale fascista.

caratteristiche Crespi d'Adda e' una cittadina a pianta geometrica, percorsa per tutta la sua lunghezza da un viale. Originariamente le case degli operai avrebbero dovuto essere plurifamiliari, ma poi si opto' per dei villini monofamiliari a due piani, dotate di giardino e di un piccolo orto recintato. Le abitazioni degli impiegati, piu' raffinate, si trovano nella parte sud del villaggio.
La fabbrica di cotone, progettata nel 1876 da Angelo Colla, e' caratterizzata da un'unione di elementi che richiamano il neomedievale lombardo.
Numerosi sono gli edifici non legati alla fabbrica, a partire dal castello, residenza estiva dei Crespi, progettata da Ernesto Pirovano in uno stile ispirato al neogotico lombardo. La chiesetta, ispirata a quella di S. Maria in Piazza a Busto Arsizio, fu costruita nel 1893 da Pietro Brunati ed e' caratterizzata da una pianta esagonale e da una cupola con guglie e pinnacoli. Si trova in una piazzetta dove si affacciano anche la scuola e il teatro. Sono presenti inoltre anche dei bagni pubblici, una clinica, una cooperativa alimentare, un dispensario, una zona sportiva e la grande cappella cimiteriale dei Crespi. Una delle caratteristiche piu' interessanti e' la presenza di una piccola centrale idroelettrica che forniva elettricita' agli abitanti gratuitamente.