attualità scientifica
L'unico derivato dalla marijuana che è stato accettato e commercializzato dalle autorità statunitensi, il Marinol, aveva già dimostrato le proprie virtù terapeutiche come antidolorifico nei malati di cancro o di AIDS, ma adesso sembra che anche i malati di Alzheimer potranno beneficiare di questa terapia. Uno studio afferma che il Dronabinol (variante sintetica del principio attivo della marijuana) riduca il nervosismo e favorisca l'appetito in persone affette da demenza senile. La ricerca, che è stata presentata nella riunione annuale dell'Associazione Internazionale di Psicoterapia, ha dimostrato come il Dronabinol sia sicuro ed efficiente. Il Dronabinol, commercializzato come Marinol, è indicato per il trattamento dell'anoressia in pazienti affetti da AIDS e contro la nausea e il vomito connessi alla chemioterapia. Ciò che non si sapeva fino ad oggi è che sia probabilmente utile per combattere il nervosismo nei malati di Alzheimer. La perdita di peso è frequente in tali malati e spesso fattore di mortalità. Probabilmente la mancanza di appetito è conseguenza del deteriorarsi delle attività cognitive dei malati, che non riconoscono gli stimoli della fame e della sete. Uno studio condotto dal professor Shua-Haim su 48 pazienti con un'età media di 77 anni ha dimostrato che nel 66% dei pazienti, dopo un mese di trattamento, si è ridotto molto il grado di nervosismo, mentre nel 69% dei casi si è notato un miglioramento delle capacità cognitive. Tutti i malati sono aumentati di peso e non si sono registrati stati depressivi, cadute o sincopi.
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