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l'ultimo spenga la luce

Secondo uno studio realizzato da astronomi delle Università di Edimburgo e della Pennsylvania, l'universo si dirige verso un'era di oscurità, in quanto in miliardi di anni non sono nate sufficienti stelle per rimpiazzare quelle che si sono spente.

Analizzando 40.000 galassie situate nelle vicinanze della Via Lattea, gli astronomi hanno ottenuto una specie di registro delle stelle che sono apparse durante i 14 miliardi di anni di esistenza dell'universo.

Si è scoperto che nel corso di buona parte della sua lunga storia, non ci sono state sufficienti stelle nuove per rimpiazzare le vecchie, il che starebbe a dimostrare che l'attuale era di formazione astrale stia per giungere alla fine.

Nel corso degli ultimi 6 miliardi di anni, più o meno l'età del Sole, sono nate sempre meno stelle e tutto fa pensare che la tendenza non si arresterà. Si arriverà al giorno in cui l'ultima stella si spegnerà e l'universo resterà oscuro, pieno solo di corpi senza luce.

Quando gli astronomi osservano le galassie più lontane, le contemplano come erano miliardi di anni fa.

Determinando il loro livello di formazione di stelle è possibile sapere se in epoche antiche nascessero più o meno stelle.

Gli astronomi, esaminando galassie sempre più vicine e quindi più vicine nel tempo, hanno avuto conferma della tendenza discendente.

I ricercatori, Ben Panter e Alan Heavens di Edimburgo e Raul Jiménez della Università di Pennsylvania, si sono basati sull'archivio fotografico della Sloan Digital Sky Survey ed utilizzata l'elaborazione Moped per un'analisi rapida e precisa dei dati.