finanza Durante la mia quotidiana attività di consulente nella gestione di patrimoni finanziari, verso la metà del mese di gennaio 2020, mi trovavo a valutare le curve disegnate dai miei vari portafogli in base alla loro volatilità specifica. Per i non addetti ai lavori stavo valutando la necessità più o meno consistente di ridurre la volatilità di alcuni portafogli. Quando devo prendere questo tipo di decisione, necessariamente devo far riferimento ad un enorme numero di indicatori riguardanti sia dati macroeconomici sia eventi specifici. Tutto appariva tranquillo e quel diavoletto che si chiama cupidigia mi sussurrava che con il vento in poppa era bene non prendere una mano di terzaroli e lasciare in santa pace i matafioni. Tuttavia i grafici parlavano chiaro e le regole vanno sempre seguite. Nell’occasione non resisto mai alla tentazione di dare una sbirciatina dal buco della serratura per dare uno sguardo su che cosa può ronzare nel cervello dei mercati di lì a qualche mese. Quello che chiamo il buco della serratura è l’indice skew, un indice elaborato dal Chicago Board Options Exchange che misura il costo relativo delle opzioni put rispetto alle call. Le put, che incorporano il diritto a vendere un titolo a un prezzo predeterminato, di solito sono utilizzate per ‘coprirsi’ dal rischio di un violento movimento al ribasso. Quindi, se costano poco, significa che gli investitori non sono disposti a spendere per coprirsi. In quei giorni lo skew segnalava che molti si stavano coprendo consistentemente contro il rischio di storno pesante dei mercati. Riflettendo sulla situazione ho ritenuto opportuno ricorre non ad una, ma a due mani di terzaroli riducendo notevolmente l’esposizione al rischio dei portafogli che mi sono stati affidati. A distanza di circa un mese dalla metà di gennaio 2020 è scoppiata la “grana” del COVID 2019 con tutto quello che ormai quotidianamente ci viene propinato con ogni mezzo di comunicazione. Ancora i media non hanno acceso i riflettori sullo skew ed i profani ancora tengono sotto controllo solamente il vix. Quando sarà chiaro a tutti che il vix restituisce delle indicazioni e lo skew ne restituisce altre avremo fatto un significativo passo avanti. Per aiutare i non addetti ai lavori a si può affermare che il vix ci parla del presente e del passato mentre lo skew dà delle indicazioni sul futuro. articolo pubblicato il: 02/03/2020 ultima modifica: 14/03/2020 |