teatro
"Speer"

L'architetto di Hitler si confessa: "Speer. Architettura e/è potere" a Teatri di Vita

Bologna, 14 marzo 2018

Il potere dell'architettura o l'architettura al potere: a incarnare ai massimi livelli il legame tra il mattone e la politica è Albert Speer, l'architetto di Hitler, colui che ha dato al nazismo i suoi edifici più monumentali mentre i lager si riempivano di vittime. A raccontare la sua storia, che si lancia in avanti fino ai giorni nostri, è la compagnia Gli Eredi, con lo spettacolo "Speer. Architettura e/è potere" in scena a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 051.566330; www.teatridivita.it), mercoledì 14 marzo, alle ore 21. Testo di Kristian Fabbri, regia di Benoît Felix-Lombard, interprete Ettore Nicoletti, scenografo Riccardo Canali. Lo spettacolo è all'interno della stagione "antifascista" di Teatri di Vita intitolata "Di tutta l'erba 1 fascio", e realizzata in convenzione con il Comune di Bologna e con il sostegno della Regione Emilia Romagna e della Fondazione del Monte.

Albert Speer è l'architetto di Hitler, l'uomo che ha modellato le sue monumentali ambizioni architettoniche e ne ha disegnato l'immagine di potere. Processato a Norimberga, morì a Londra nel 1981. In questo spettacolo, ispirato ai Diari segreti di Spandau scritti durante i 20 anni di carcere, l'architetto del potere, ha soltanto un'ora di tempo per raccontare la sua colpa e convincere gli spettatori a emettere una sentenza. Perché l'ambizione divorante, l'ossessione per l'ideale di bellezza, il desiderio di creare un mondo nuovo e il dubbio se vendere l'anima al diavolo o battersi contro le ideologie dominanti, sono le domande di ogni essere umano al cospetto delle atrocità del mondo.

La struttura scenica rispetta le dimensioni della cella di Speer nella prigione di Spandau: 3 metri di lunghezza e 2,70 di larghezza. E' qui, nella penombra che Speer, architetto della luce, si condanna e si giustifica al tempo stesso: anche voi avreste fatto come me per la grandezza dell'Architettura! Ma cos'è l'Architettura? Costruire è anche distruggere, modificare la terra e l'uomo. Perché sono gli architetti che decidono i luoghi del quotidiano e dei riti della domenica, sono loro che danno l'immagine del potere, perché è l'occhio che sceglie. E intanto, quella piccola cella, che racchiude un gigante dell'architettura e del regime nazista, viene rivestita da uno spazio sonoro composto dalle note di una composizione di Luigi Nono: "Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz".

Il collettivo Gli Eredi è fondato nel 2015 da Benoît Felix-Lombard ed Ettore Nicoletti dopo un percorso di studi e ricerca sotto la direzione del maestro russo Jurij Alschitz: "Speer, architettura e|é potere" è la prima produzione. Benoît Felix-Lombard ha lavorato come attore in importanti teatri come la Comédie Française, MC 93, Théâtre Ouvert a Parigi, a Berlino e in Russia insieme a Jurij Alschitz. Ettore Nicoletti si è formato tra Berlino e Parigi seguendo la scuola russa di Jurij Alschitz, quella americana di Bob McAndrew e formatori del London Drama Center come Christopher Fettes e H. Paul Miller.

TEATRI DI VITA Centro Internazionale per le Arti della Scena via Emilia Ponente 485 - 40132 Bologna - Italia tel&fax +39.051.6199900 http://www.teatridivita.it

articolo pubblicato il: 07/03/2018