cronache
il riso patrimonio dell'umanità

L'organizzazione internazionale senza fini di lucro Clowns Without Borders (Pagliacci senza frontiere) ha chiesto all'UNESCO che il riso sia dichiarato Patrimonio dell'Umanità.

Nonostante l'idea possa apparire strana, l'UNESCO protegge già, oltre al Patrimonio Intangibile (ovvero numerosissimi monumenti) costumi, lingue, musica, balle, feste tradizionali e arti culinarie.

Secondo i dirigenti dell'organizzazione il riso è garanzia che tutto va bene, che le necessità di base sono coperte e che le persone vivono in pace e nella giustizia. Tutti hanno diritto al riso e a far uso di un tratto che ci identifica come specie.

Sempre secondo l'organizzazione, quanto più grande è la tensione, più liberatrice, più necessaria e più giusta è l'azione del ridere. I disastri naturali, le guerre, soprattutto quelle dimenticate, la fame fanno sì che il riso sia un lusso in molte parti del pianeta.

Clowns Without Borders propone la terapia del riso ai malati e a tutti coloro che, per una ragione o per l'altra, si trovano in difficoltà.

Lo scorso anno gli artisti dell'organizzazione sono stati in Guatemala, in Salvador, in Nicaragua, nei Balcani e in diversi Paesi africani, anche nel martoriato Sahara Occidentale. Un gruppo sta partendo per l'Irak ed un altro per la Palestina.