editoriale
se vince il "no" forse la Raggi al governo del Paese
di Ada

Dopo mesi di infuocata campagna elettorale si giunge finalmente alla fine. In palio non si tratta tanto di votare "no" per respingere la proposta di modifica di una gran parte della Costituzione varata a fatica settanta anni fa, quanto invece per far cadere il governo di Renzi insieme con l'annullamento di tutte le proposte approvate faticosamente in questi ultimi tre anni. Molti elettori non hanno capito granché di quel che potrebbe accadere nel nostro Paese se vincesse uno o l'altro dei due schieramenti che si sono formati, a favore o contro nel referendum del 4 dicembre. Occorre ripetere che non c'è quorum perché si tratta di approvare o respingere le modifiche della maggioranza governativa, quindi basterebbe un solo voto in più per il no o per il sì per vincere la partita. Questo dice la Costituzione vigente poiché le proposte di Renzi sono state approvate dalle Camere a maggioranza semplice e non con il 75 per cento. Eppure nella sconclusionata campagna si sono dette tante stramberie compresa quella che il referendum l'ha voluto Renzi per motivi imprecisati e oscuri e non per legge. Lasciamo andare. Noi che seguiamo da tanti anni la politica e la vita sociale del Paese abbiamo visto più volte tentativi di modificare la vecchia Costituzione, tutti miseramente falliti. Lo stesso Berlusconi fece fallire a suo tempo l'operazione di D'Alema e oggi viene a dire che "occorre una maggioranza più grande" per modificare la legge fondamentale dello Stato. È vero, con il referendum tutti i cittadini si possono esprimere e quindi anche lui, insieme con i seguaci di Grillo e altri personaggi minori che si sono espressi e si battono per il "no". Vinceranno? È probabile, ma dopo Renzi che faranno? Saranno ancora insieme? E insieme con un loro governo andranno al Quirinale per giurare fedeltà alla vecchia Costituzione? Ma sì, è probabile che al giuramento potrebbe andarci lasciando il Campidoglio la stessa "sindaca" di Roma, Virginia Raggi, dopo i grandiosi successi ottenuti alla guida della città capitale del nostro "fortunato" Paese.

articolo pubblicato il: 28/11/2016 ultima modifica: 05/12/2016