attualità scientifica Due studenti del MIT (Massachusetts Institute of Tecnology), Simon Garfinkel ed Abhi Shelat, hanno esaminato vecchi dischi di memoria abbandonati o venduti dai loro proprietari scoprendo che, malgrado fossero stati cancellati, è sempre possibile leggere le informazioni in essi contenute, come lettere personali, numeri di carte di credito, cartelle cliniche, dati di transazioni finanziarie. Per meno di mille dollari i due studenti hanno comprato presso eBay e in negozi di materiali informatici usati 158 dischi duri, dei quali solo dodici erano stati cancellati accuratamente. Uno di essi, proveniente da un bancomat dell'Illinois, conteneva ancora il registro di un anno di transazioni, altri ventisette erano stati rivenduti senza che i proprietari si fossero preoccupati di cancellarne il contenuto. Molti altri dischi, nonostante i vecchi proprietari avessero tentato di cancellarli, contenevano ancora informazioni, in quanto il semplice comando di cancellazione non elimina ma modifica solamente il tracciato del disco, per cui è possibile recuperare l'archivio con un semplice comando di ripristino. Il sessanta per cento dei dischi esaminati dai due studenti era stato formattato, ma questa operazione prevista dal sistema operativo Windows non riscrive ogni file di memoria; il comando di formattazione legge solamente ogni blocco e si assicura che funzioni ancora. In un disco formattato di una banca c'erano ancora memorizzate cinquemila carte di credito. Apparentemente, nel quaranta per cento dei dischi non c'erano archivi memorizzati, ma i due studenti sono riusciti lo stesso a leggere informazioni in ogni file, utilizzando particolari procedure.
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