teatro Teatro Argot Studio 24 febbraio - 1 marzo 2015 Passi una confessione
di e con Tamara Bartolini scene, luci, suoni e immagini live Michele Baronio regia Tamara Bartolini/ Michele Baronio canzone originale Ilaria Graziano collaborazione artistica Alessandra Cristiani assistente alla regia Antonio Cesari produzione Bartolini/Baronio e 369gradi co-produzione Sycamore T Company co-produzione/residenza Carrozzerie | n.o.t con il sostegno di Teatro Argot Studio, Teatro dell'Orologio, Kilowatt Festival, Argot Produzioni, ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio in collaborazione con Rialto Santabrogio / Ass. Il Moderno - Agliana / Kollatino Underground Il Primo Studio di Passi è arrivato finalista al Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2011 e semifinalista al Premio Lia Lapini 2011 Debutta in prima nazionale al Teatro Argot Studio di Roma dal 24 febbraio 2015 al 1 marzo 2015, nell'ambito del progetto di stagione congiunta Dominio Pubblico, Passi una confessione di Bartolini/Baronio vincitore del premio di produzione Dominio Pubblico Officine 2014. Lo spettacolo è una confessione costruita su materiale a tratti autobiografico, fatto di appunti, suoni e immagini, create in tempo reale grazie a una lavagna luminosa che disegna la scena. Lo spettacolo nasce dal progetto La Caduta, in cui il duo Bartolini/Baronio ha esplorato il tema dell'incidente e del dolore come possibilità e rinascita. Tante sono state le tappe di lavoro, diverse le collaborazioni durante il percorso, dalla musicista Ilaria Graziano, alla danzatrice Alessandra Cristiani, alle suggestioni arrivate dalle fotografie di Sarah Moon, alle opere di Maria Lai e, solo successivamente, all'omonimo testo di S. Beckett. Il cammino ci conduce dentro la ferita di una generazione, dentro alle costrizioni mentali, familiari, sociali ed economiche in un processo analitico ed emozionale che scandaglia l'animo umano, con una storia personale che parla a tutti.
La fine "è solo la curva della strada". Da quel punto di luce che se ne va si ricomincia. Per nascere una seconda volta bisogna morire. Dentro lo spazio di una confessione aperta, pubblica, spietata e senza compromessi, in un tempo/spazio che potrebbe essere quello di un funerale o di una veglia. Un corpo appeso, incerto, deambulante, alla ricerca disperata di approvazione. Ti piace? Va bene così? Si cammina con scarpe ortopediche, con piedi di scimmia, si sta sul filo. Si prova a ricucire la storia, a sciogliere il groviglio di fili, per non soffocare, per diventare quello che realmente siamo. E' l'inizio di una liberazione e allo stesso tempo la nascita di un processo artistico.
Teatro Argot Studio Via Natale del Grande, 27 (Trastevere) tel: 06-5898111 | orari: dal martedì al sabato ore 21.00, la domenica 17.30 biglietti: 10 euro (intero) 8 euro (ridotto) + tessera associativa annuale (3 euro) articolo pubblicato il: 19/02/2015 |