arte e mostre
Dal 6 ottobre al 6 novembre prossimi Palazzo Casotti di Reggio Emilia ospiterà Mondo piccolo: una mostra di fotografie di Paolo Simonazzi a cui è abbinato un documentario di Alessandro Scillitani che assieme ripercorrono gli uomini, gli scorci e le atmosfere di quella piccola porzione della Bassa padana che ha ispirato i libri di Giovannino Guareschi, da cui il titolo del progetto, nato su un'idea di Simonazzi. Un percorso di ricerca nato quattro anni fa sulle realtà segrete della Bassa "quella - come ben scriveva Guareschi - fatta di terra grassa e piatta che sta tra il Po e l'Appennino", ora raccolto in una selezione di scatti a colori e in un docufilm di particolarissimo impatto emotivo. In questo lavoro, l'interesse e la sensibilità di Paolo Simonazzi (Reggio Emilia, 1961) indagano quei dettagli e quegli angoli poco visibili che appartengono alla memoria e alla storia minima di una zona e dei suoi abitanti, che costituivano le fondamenta del Mondo piccolo - da qui il titolo dell'esposizione - così ben ritratto dalla penna di Giovannino Guareschi. Un microcosmo che ha come scenario un'Italia semplice e profondamente legata alle sue radici contadine e che è legata a doppio filo con il Grande fiume, il Po, fonte di vita e di morte per i piccoli paesi che si affacciano sulle sue sponde. Simonazzi cattura col suo obiettivo tutto questo universo di tradizioni, di luoghi ammantati dalla nebbia padana, di persone semplici animate da buoni sentimenti, con lacerti del moderno che qua e là irrompono a fare da contrasto. Accompagna la mostra un catalogo Umberto Allemandi & C. con testi di Sandro Parmiggiani, Gloria Bianchino, Massimo Bubola, Tullio Masoni e Corrado Mingardi. L'evento nasce da una collaborazione fra la Provincia e il Comune di Reggio Emilia che hanno voluto in questo modo valorizzare ed ampliare unprogetto ideato in occasione di una mostra nel 2010 al Museo di Brescello e al Museo di Roccabianca, con la partecipazione anche della Provincia di Parma, e maturato nei numeri e nell'approfondimento fino a dar vita alla mostra di questi giorni. La mostra verrà arricchita con la presentazione del documentario diretto da Scillitani, che verrà proposto in prima nazionale al Cinema Alcorso la sera del 6 ottobre in doppia proiezione. Attraverso il film, i personaggi, i paesaggi, gli odori ritratti nelle fotografie di Simonazzi prendono vita, formando unaffresco straordinario di un modo di vivere ad alto rischio di estinzione. Paolo Simonazzi, nasce a Reggio Emilia nel 1961. Divide la propria vita tra l'attività di medico e quella di fotografo, cui si dedica con tale passione e curiosità da essere sempre pronto ad intraprendere un viaggio che gli consenta di inseguire e sviluppare un tema. Tra i cicli di fotografie cui ha lavorato, ricordiamo quello realizzato al seguito del "Circo Bidone", uno di quei piccoli circhi sopravvissuti nel tempo in un' epoca in cui tutto è stato ridotto a spettacolo e ad effetti speciali. Il catalogo (Zoolibri, 2003) si avvale di una prefazione di Moni Ovadia. Con "La casa degli angeli", mostra realizzata nel 2006 a Reggio Emilia in occasione della prima edizione della rassegna Fotografia Europea, e successivamente esposta a Roma nell'ambito della rassegna internazionale Roma fotografia, ha saputo avvicinarsi con delicato rispetto al tema del disagiosociale. Nel 2007 ha tenuto una mostra con il Museo d'Arte Moderna di Bologna (MAMbo), presso Villa delle Rose, dal titolo "Tra la Via Emilia e il West". La mostra è stata successivamente esposta presso la Rocca di Cento (FE), poi nel 2008 a New York, presso la Casa Italiana Zerilli Marimò/New York University, e nel gennaio 2009 presso l'Istituto Italiano di Cultura a San Francisco. In occasione del festival Fotografia Europea 2008, presso la Galleria Radium Artis di Reggio Emilia, ha presentato il ciclo "Cardiologia", nel quale vengono decifrate valenze metaforiche sul cuore e il batticuore, con estro e freschezza. Nel 2011 è stato selezionato nel circuito istituzionale di Fotografia Europea con il progetto "Bell'Italia", personale contributo alle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Negli ultimi anni Simonazzi si è dedicato al progetto "Mondo piccolo", ripercorrendo le terre care a Giovannino Guareschi, luoghi dell'anima più che dellageografia. Alessandro Scillitani è regista, organizzatore di eventi, cantante, compositore e direttore artistico del Reggio Film Festival, concorso internazionale per cortometraggi, dal 2002, anno della prima edizione. Fa parte del gruppo del Teatro dei Quartieri, con il quale ha realizzato videoinstallazioni, videoguide di quartiere e documentari. Ha realizzato il documentario Le vie dell'acqua, del quale ha composto anche le musiche, distribuito con alcuni quotidiani del gruppo L'Espresso. vDel 2010 è il documentario Case abbandonate, presentato a Reggio Emilia in anteprima. Scillitani ha curato la regia video di importanti convegni istituzionali e realizzato vari spot, videoclip e visuals per accompagnare concerti e spettacoli. Ha collaborato con la Biennale del Paesaggio della Provincia di Reggio Emilia, curando la documentazione video, supportando l'organizzazione degli eventi e realizzando documentari. Come musicista, ha realizzato nel 2001 una versione teatrale del musical da lui composto Congiuntivite d'amore, e sta lavorando alla realizzazione del suo secondo musical, Persone inutili. È cantante della band Faberscik, e si è esibito in numerose formazioni, proponendo brani da lui stesso composti oppure affrontando un repertorio vario ed eterogeneo, con maggiore apprezzamento per la musica cantautorale e sociale. Ha realizzato il film Le dimore del vento, tratto dal viaggio nei luoghi abbandonati che Paolo Rumiz ha raccontato sul quotidiano La Repubblica nell'agosto 2011 MONDO PICCOLO
articolo pubblicato il: 14/09/2011 |