elzevirino
a proposito di predicatori
di Carla Santini

Ho apprezzato molto la preoccupazione di Beppe Severgnini di focalizzare l'attenzione sull'uso allegro ed inappropriato della parola latina "vulnus" da parte di molti personaggi in vista della nostra scena politica e no. Parole sacrosante quelle del nostro caro che invitava tutti ad usare il latino ma con cognizione di causa.

L'Italia è fra i paesi dell'area europea a far studiare peggio il latino; ma tanti per voglia di far bella figura o per dimostrare prestigiose frequentazioni scolastiche, inventate spesso, si avventurano nel terreno pericoloso delle citazioni latine. I risultati sono spesso così patetici e imbarazzanti da indurre l'ascoltatore a sorvolare sulla inopportuna uscita per pietà cristiana o per non umiliare il fine declamatore.

Ma talvolta anche gli attenti critici che hanno il coraggio di notare gli errori sono a loro volta caduti in errore, come fece proprio Severgnini tempo addietro, attribuendo ad una contaminazione inglese un aggettivo "edibile" derivato, invece, direttamente dal latino edo, es, verbo latino che significa mangiare. Da ciò "edibile" che vuol indicare un cibo commestibile.

La conclusione è che il latino è una lingua "morta" e tentare di resuscitarla è un benemerito tentativo ma è un fallimento totale perché pochi , veramente pochi , possono puntare il dito. E la strada percorribile è solo quella di ridare il giusto peso allo studio serio del latino non perché insegna a scrivere in italiano, falsità, ma perché è nostro patrimonio.

articolo pubblicato il: 21/03/2011 ultima modifica: 05/04/2011