attualità
chimica per il male

L'occultamento di sostanze chimiche utilizzate nel processo di preparazione degli stupefacenti è un metodo che i narcotrafficanti colombiani stanno impiegando per rafforzare un'industria che, insieme alle coltivazioni illecite, produce grandi dividendi per le organizzazioni criminali.
Tramite imprese di facciata, importazioni di sostanze dichiarate con altre denominazioni o produzione in laboratori clandestini, le organizzazioni criminali guadagnano il 300 per cento del valore dei composti.
Malgrado che le autorità sostengano che questo è l'anello più debole della catena del narcotraffico, a fronte del denaro che si muove con lo spaccio, senza certi elementi sarebbe impossibile produrre droghe come la cocaina e l'eroina, molto richieste dal mercato statunitense e da quello europeo.
Nel corso degli ultimi mesi la polizia antinarcotici colombiana ha conseguito lo smantellamento di quarantaquattro laboratori per la produzione di cocaina in alcune zone rurali del paese, mentre altri undici, che producevano permanganato di potassio, sono stati scoperti in centri maggiori. Alcune imprese chimiche, dietro una facciata rispettabile, ottenevano la documentazione legale di sostanze destinate alla produzione di alcaloidi. Un deposito clandestino è stato addirittura scoperto nel piano superiore di una scuola materna, pieno di tonnellate di acido cloridrico e carbonato di sodio.
Al problema della lotta alla droga si somma quello della salvaguardia dell'ambiente, in quanto i laboratori clandestini non rispettano le norme di sicurezza e, con l'eliminazione selvaggia delle scorie di lavorazione, avvelenano corsi d'acqua e minano la salute di coloro che abitano nelle vicinanze.