Per lei bisognerebbe spendere la parola “icona”, se non fosse così abusata, ma a pensarci bene qualunque parola rischia di rimpicciolirne la grandezza e gli impeti rinascimentali. Domani (2 maggio) il FEFF 27 ci farà ammirare la Sylvia degli anni ‘80, grazie al restauro dell’eterno cult Shanghai Blues di Tsui Hark, e oggi (1º maggio) ci farà ammirare la Sylvia del presente e del futuro, grazie allo splendido family drama Daughter’s Daughter di Huang Xi. Prima della proiezione, Sylvia Chang riceverà il Gelso d’Oro sul palco del Teatro Nuovo dalle mani di Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, i due fondatori del festival udinese.
Gli ultimi due giorni di cammino, dicevamo, non saranno meno intensi e meno avventurosi degli altri sette, ed ecco infatti l’immancabile vortice stilistico e geografico: dall’adrenalina del disaster movie hongkonghese Cesium Fallout ai paradossi temporali del giapponese Rewrite (a Udine in anteprima mondiale), dalle turbolenze sentimentali del taiwanese The Uniform ai war games cinesi di Decoded, fino ai due attesissimi titoli che segneranno la chiusura del sipario. Stiamo, ovviamente, parlando della love story animata sudcoreana The Square e dello scatenato Ya Boy Kongming! The movie, che travolgerà il Teatro Nuovo a colpi di J-Pop e vedrà salire sul palco il divo Osamu Mukai con il costume wuxia style del suo personaggio: il leggendario stratega dei Tre Regni Zhuge Kongming!
articolo pubblicato il: 30/04/2025