Esaltando l'ironia che pervade alcune pagine del testo platonico e giocando con i forti rimandi che risuonano nei testi dei suoi contemporanei, si immagina una commedia moderna, fatta di momenti coreografici, di canzoni, squarci comici e lirici, dove il conflitto si svolgerà prima di tutto nello spettatore, messo di fronte alla proposta di una città dai contorni mostruosi che ci affascina con la bellezza della sua inattaccabile logica. In scena cinque bravissimi attori, circondati da un coro di studenti e allievi attori del laboratorio “Repubblica” di Università degli Studi, faranno vivere le parole del grande filosofo, in un confronto costante fra l’espressività artistica e lo studio accademico, ribaltando visioni, creando corto-circuiti divertenti ed altri inquietanti.
Lo spettacolo
“Alcune cose stimolano la riflessione, altre no; quelle che generano nei sensi due impressioni contrarie nello stesso tempo le definisco stimolanti, mentre le altre non risvegliano secondo me la conoscenza intellettiva” Platone, Repubblica (Libro VII)
Socrate, invitato a cena dall’amico Polemarco, si diverte a cercare, assieme agli invitati, l’origine della giustizia. Stanno giocando e scherzando su cosa sia giusto, su chi sia l’uomo migliore, quando Trasimaco, furibondo, decide di intervenire: “Smettetela di farvi complimenti a vicenda! State farneticando, perché è evidente che il giusto è l’interesse del più forte!”. La furia di Trasimaco genera uno dei dialoghi più interessanti sull’etica e sulla politica. A differenza dell’opera originale, sulla scena sarà Platone a rispondere alla provocazione di Trasimaco, zittendo Socrate, per rivelare le intenzioni di un autore che ha sempre nascosto le proprie idee nella bocca del maestro. Platone ci condurrà in un viaggio alla scoperta della sua città ideale, dove, forse, pochi di noi vorrebbero davvero vivere. Esaltando l’ironia che pervade alcune pagine del testo platonico, mostrando i contrasti interni (la censura di Omero nei primi libri e la sua esaltazione negli ultimi), giocando coi forti rimandi che risuonano in testi dei suoi contemporanei (Aristofane, Eschilo, Euripide) e dei nostri contemporanei, si immagina una commedia moderna, fatta di momenti coreografici e sonori, di canzoni, squarci comici e lirici, dove il conflitto si svolgerà prima di tutto nello spettatore, messo di fronte alla proposta di una città dai contorni mostruosi che ci affascina con la bellezza della sua inattaccabile logica. In questo momento storico, così ricco di contraddizioni, dove una società democratica come quella europea preme per il riconoscimento dei diritti di tutte le minoranze e al contempo accetta fra i suoi membri stati guidati da principi sovranisti e dove le guerre ai nostri confini rivelano ogni giorno risvolti inquietanti, credo sia utile e necessario tornare all’origine della nostra idea di etica, per scoprire che, forse, tutte queste contraddizioni erano già presenti nelle fondamenta.
Il progetto
“La Repubblica” è un ampio progetto, sia artistico che formativo e coinvolge, oltre ai lavoratori dello spettacolo, gli studenti, i professori e i dipendenti dell’Università Statale di Milano.
Centro del progetto è lo spettacolo a partire dall’opera di Platone “Repubblica”, dove 5 attori professionisti, guidati dal regista e drammaturgo Omar Nedjari, condurranno il dialogo, circondati da un coro di 11 allievi attori, studenti dell’Università Statale che, da studiosi delle parole di Platone, attraverso un percorso laboratoriale lungo più di un anno, presteranno il loro corpo e la loro voce al pensiero del grande filosofo.
Lo spettacolo è pensato anche come strumento e occasione di dialogo sulle molte tematiche sollevate dall’opera filosofica. Pertanto, è stato affiancato da un ciclo di conferenze (gratuite e aperte al pubblico) organizzate dai professori Andrea Capra e Giuseppe Zanetto, dove docenti ed esperti del pensiero platonico si sono confrontati con gli artisti e la cittadinanza, ultima conferenza programmata per l’11 novembre nella Sala Napoleonica di via Sant’Antonio.
Il progetto è stato approvato dalla Direzione Innovazione e Valorizzazione delle Conoscenze della Statale e si inserisce nell'ambito delle celebrazioni del centenario di Ateneo e il gruppo di lavoro comprende docenti e studenti dell’Università Statale in particolare il dipartimento di Studi Letterari Filologici e Linguistici e Scienze dei Beni culturali. È prodotto dalla Compagnia Università degli Studi ARCUS in collaborazione con la compagnia ATIR e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti con il sostegno del Teatro Carcano di Milano e per questa occasione dal Piccolo Teatro di Milano, con il contributo di Banca del Monte di Lombardia e il patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano.
La Repubblica
3 dicembre 2024 ore 20:30 - Piccolo Teatro Strehler, Largo Greppi 1, Milano Ingresso Gratuito con prenotazione
articolo pubblicato il: 26/11/2024