Ciò che fin dall'inizio ho auspicato come Presidente LILT Bologna è che l'iniziativa possa crescere e coinvolgere sempre più artisti e pubblico, contribuendo in modo significativo alla missione dell'Associazione che ho l'onore di presiedere. La mostra, ospitata da Azimut, che ringrazio personalmente, nella sua sede bolognese, celebra il talento artistico dei vincitori e dei finalisti e si propone come prezioso ponte tra visione interiore e prevenzione, incoraggiando un dialogo continuo e costruttivo sulla salute. Se 'prevenire è vivere', come afferma LILT, la mostra del Premio è il primo passo di un percorso straordinario e, visitarla, lasciarsi emozionare e riflettere con e grazie al lavoro degli artisti fotografi lascerà senza fiato, emozionati e consapevoli». Il titolo della mostra - Metamorfosi: uno scatto per il futuro - fa riferimento al tema della prima edizione del concorso. Un concetto ampio e trasversale, che affonda le proprie radici in epoca antica, nella mitologia, nella religione, nella filosofia e nel sapere. «Non si tratta di una mera esposizione - spiegano le direttrici artistiche Anna Rosati e Azzurra immediato - bensì di un'opportunità unica per intrecciare un dialogo sottile con il tempo, lo spazio, l'immagine e, soprattutto, con le suggestioni e le emozioni suscitate dai fotografi vincitori e finalisti. Nella sala di Palazzo Tubertini, le opere dei finalisti intrecceranno una conversazione profonda con i progetti delle due vincitrici, Anna Nagy e Marilena Pisciella, dando vita a un percorso di svelamento, capace di generare una traccia poetica e suggestiva di riflessione, invitando i visitatori a esplorare una nuova e diversa prospettiva sulla prevenzione oncologica».
Ad arricchire ulteriormente l'esposizione, il cortometraggio della regista Agnese Mattanò, che offre una personale e lirica interpretazione dell'intero Premio LILT e delle opere esposte. Metamorfosi, quindi, sarà un viaggio attraverso cui ogni fotografo guiderà il pubblico in una visione, una narrazione unica e potente, al contempo delicata e incisiva, cristallina o allegorica, culminando in un crescendo atto a rendere tangibile un concetto essenziale: 'prevenire è vivere' e con LILT la prevenzione prende forma concreta, come un'immagine fotografica capace di catturare l'istante perfetto per costruire il futuro. Ad accompagnare, inoltre, la mostra, nel giorno dell'opening, un particolare omaggio di Mauro Valentinuzzi, titolare de Il Principato del Profumo di Bologna, dedicato al Premio LILT e ai progetti fotografici. Le opere esposte sono state selezionate da una giuria professionale presieduta da Shobha, fotografa di fama internazionale e vincitrice di due World Press Photo, e composta da importanti studiosi e critici d'arte e fotografia, quali Benedetta Donato, Loretta Secchi, Massimo Mattioli ed Enrico Stefanelli. Tutti i lavori sono pubblicati nel volume dedicato, acquistabile presso la Segreteria del Premio LILT alla mail: segreteria@legatumoribologna.it.
La mostra, promossa da LILT Bologna con il patrocinio di Ascom e il supporto di Azimut, che ha gentilmente concesso gli spazi espositivi, è visitabile nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì ore 10.00-17.00, apertura straordinaria sabato 19 ottobre, ore 10.00-17.00. Ingresso gratuito. Media partner del concorso è stato Rivista Segno, la rivista d'arte contemporanea più longeva d'Italia. Per informazioni: www.legatumoribologna.it.
Nata proprio a Bologna nel 1922, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori ha compiuto cento anni nel 2022. Cento anni di prevenzione e lotta ai tumori. LILT Associazione metropolitana di Bologna è una APS, iscritta al RUNTS, che opera senza fini di lucro per diffondere la "cultura della prevenzione" (primaria, secondaria e terziaria) come metodo di vita. Ha sede a Bologna, in Via F. Turati 67.
articolo pubblicato il: 03/10/2024