Le autorità della Galizia sono sconcertate per la recente apparizione di uno strano gruppo di attivisti a piedi che protestano con metodi a dir poco singolari contro la massificazione di cui soffre la via giacobiana negli ultimi anni.
Sembrerebbe che, prima di iniziare il proprio percorso particolare, comprino o falsifichino il passaporto del pellegrino con le credenziali già compilate al mercato nero intorno alla Cattedrale.
Il loro percorso inizia proprio sulla piazza del "Obradoiro" (officina), di fronte alla cattedrale di Santiago. Prendono uno dei cammini del pellegrinaggio, preferendo comunque il cammino francese, però sempre nella direzione opposta a quella degli altri camminatori. Se questi vanno verso Ovest, loro vanno ad Est; se quelli vanno a Nord, loro vanno a Sud. Questi nuovi "scamminatori" si permettono di fare gran parte delle tappe su monopattini elettrici, motociclette o macchine, sentendo musica a tutto volume.
Si riconoscono facilmente, visto che quando vanno scamminando e incontrano qualcuno, invece di dire "buon cammino", dicono "buono scammino" o anche "questo non é il cammino". Si divertono a girare di 180 gradi i cartelli e i tumuli che indicano il cammino corretto. Inoltre, quando nessuno li vede, nascondono le conchiglie che segnano la via. Qualcuno é stato visto a Finisterre* con un piccolo estintore con il quale impediscono ai pellegrini di bruciare stivali e lacci. Altri passano da Lavacolla** velocemente, senza compiere il rituale lavaggio rituale, ma asciugandosi il sudore con gli asciugamani.
Sembra che una delle loro attività preferite sia rimuovere sassi dai "milladoiros" (montagnette di sassi fatte dai pellegrini nel corso degli anni). Tra l'altro, lo fanno anche alla rinomata Croce di Ferro, con l'intento di venderle ai pellegrini che si sono dimenticati di portarle.
A loro parere, questa attività, al pari di quella di smontare le croci di bastoni e rami che vengono lasciate dai pellegrini al proprio passaggio, fa parte del credo ecologista di lasciare la natura al suo stato originale.
Gli ultimi metri di ogni tappa li fanno sempre a piedi. Si avvicinano ai posti di timbratura delle credenziali del pellegrino (alberghi, chiese, municipi, eccetera) e insistono che venga cancellato con il bianchetto o in qualche altro modo il timbro della credenziale corrispondente alla stazione nella quale si trovano. Gli ostellanti e i funzionari li guardano attoniti, però accettano di farlo, pensando che si tratti di pellegrini frastornati dal caldo o dalla stanchezza accumulata durante il cammino.
Per quelli che hanno scelto il Cammino Francese, la destinazione finale é la fontana del vino delle cantine Irache, che si trova ad Ayegui, in Navarra. Lì si ritrovano e non adeguandosi alla tradizione di bere solo un sorso di vino dalla fontana, riempono caraffe intere e fanno festa con musica, balli e... abbondante sangria!
*Finisterre: cittadina sulla costa della Galizia dove si credeva che finisse il mondo e perciò battezzata dai Romani "Finis terrae" ("fine della terra"). Tradizionalmente, i pellegrini bruciano lí i vestiti e le scarpe usate durante il cammino.
**Lavacolla: villaggio dove tradizionalmente si lavano i pellegrini prima di arrivare a Santiago.
(Trad. Giuseppe Martino Martinelli)
articolo pubblicato il: 23/09/2023 ultima modifica: 10/10/2023