periodico di politica e cultura 9 giugno 2023   |   anno XXIII
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spettacolo: al Teatro Magnetto di Almese

Oro nero

Giunge al temine la nona edizione di CAMALEONTIKA, rassegna di teatro, musica e danza organizzata dalla compagnia Fabula Rasa e dall’associazione M.O.V. – Moderne Officine Valsusa ad Almese (TO), comune della bassa Valle di Susa, in collaborazione con Piemonte dal Vivo e grazie al sostegno del Comune di Almese. La direzione artistica è a cura di Beppe Gromi, insieme a Katia Bolognesi, Francesca Zitti e Valeria Fioranti.

L’ultimo appuntamento del 27 maggio 2023 alle ore 21:00 porta sul palco del teatro Magnetto Oro nero, nuova produzione di teatro-danza della compagnia Fabula Rasa che prosegue il progetto “Black Fabula” nato nel 2015, con in scena l’attore africano Alassane Conde e sette danzatrici del progetto Afrorì. Lo spettacolo sarà preceduto da una performance musicale del gruppo Suoni d’Africa composto da Carla Azzaro, Marta Bucci e Elena Russo che suoneranno cas cas, flauto e kora in un'esplorazione della musica tradizionale africana. Oro nero è il nuovo capitolo di “Black Fabula”, progetto teatrale di accoglienza e integrazione nato nell’aprile del 2015, dal quale nacque l’omonima formazione di teatro-danza diretta da Beppe Gromi, inizialmente composta da dieci giovani richiedenti asilo provenienti da diversi paesi africani. Il progetto è sostenuto da Fabula Rasa, M.O.V. e Comune di Almese, che nel gennaio 2015 accolse 51 richiedenti asilo.

Alassane Conde è l’ideatore e il principale protagonista in scena. Il ragazzo proveniente dalla Guinea Conakry ha un grande talento nella danza, nel teatro fisico e nel teatro d’attore che ha ampiamente dimostrato nella precedente produzione del progetto intitolata “Due gocce nella polvere”. Le sette danzatrici di Afrorì, altro progetto di Fabula Rasa dedicato alla cultura e alle arti africane, sono: Katia Bolognesi, Marta Bucci, Stefania Manetta, Paola Menarello, Nathalie Molin, Carola Negrino e Francesca Zitti. La regia è di Beppe Gromi e le coreografie sono a cura di Katia Bolognesi e Debora Giordi. I paesaggi sonori sono a cura di Pasquale Lauro (Plato) e il disegno luci a cura di Piero Torciano. Dopo gli spettacoli “Dove cielo tocca mare” e “Due gocce nella polvere”, con ORO NERO il progetto Black Fabula si inoltra in una dimensione che ancora oggi, con crescente crudeltà, continua a calpestare i diritti e il senso della vita di milioni di persone.

Oro nero è dedicato Joseph N’diaye, il custode della Casa degli schiavi nell’isola di Gorée, davanti alla costa del Senegal. Joseph ha dedicato la sua vita a salvaguardare la memoria e accendere l’attenzione su una delle più disumane tragedie della storia, ovvero il commercio di esseri umani e la schiavitù. L’isola di Gorèe è stata un importante centro di smistamento per le navi dei trafficanti europei. Urla, corde, catene. Dolore. Milioni di persone deportate, umanità per fornire forza lavoro ai nuovi imperi coloniali in via di espansione.

“Oro nero – racconta il regista Beppe Gromi - è il fiume amaro che scorre nelle piantagioni nate sulle terre sottratte ai nativi: è un’emorragia che annega il senso della vita per alimentare una pratica che, ancora oggi, ha un fatturato spropositato, in classifica con armi e droga. La resistenza degli schiavi a questo orribile inferno è sempre straordinaria perché la forza della cultura e della spiritualità ne ha sostenuto il cuore durante le tempeste, ha ricucito la pelle lacerata dalle frustate, da violenze e umiliazioni di ogni genere; tenendo sempre accesa la speranza di Libertà. La storia americana ci ha consegnato numerosi esempi attraverso i corpi di chi ha provato ad andare oltre come Rosa Parks, o chi si è visto spezzare un sogno come Martin Luther King. E ancora di chi, in divisa, ha schiacciato la vita di uno qualunque come George Floyd”. Prosegue il regista: “Il racconto si dipana fino ai giorni nostri come un lungo respiro spezzato ancora una volta dal bianco contro il nero, dall’uomo contro l’uomo. Parole come Libertà, Diritti, Lavoro, Uguaglianza, costellano il racconto dello spettacolo vibrando nei corpi dei suoi protagonisti. Il “diritto di avere diritti” è una strada sconnessa percorsa da tanti lavoratori invisibili, ricattati e sfruttati da una normalità sempre più coercitiva e degradante. L’esercito dei nuovi schiavi, sottopagati e spesso umiliati, avanza protetto dalle nebbie dell’indifferenza. ORO NERO è uno sguardo, la cucitura di uno strappo, la voce di un corpo che si rialza per guardare il presente dritto negli occhi”.

INFO BIGLIETTERIA Biglietto intero a 12 euro da ritirare presso la biglietteria del teatro a partire dalle ore 20:00 con prenotazione consigliata al numero 3348785494 o all’indirizzo rassegnacamaleontika@gmail.com Biglietto ridotto speciale di 2 euro per i soci di Fabula Rasa e M.O.V. Moderne Officine Valsusa I biglietti si possono acquistare anche online in https://ticketitalia.com/teatro/teatro-magnetto-almese-to

articolo pubblicato il: 17/05/2023

La Folla del XXI Secolo - periodico di politica e cultura
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