In scena, tre generazioni: Patrizia Bernardi (generazione X), Alessio Genchi, Davide Tortorelli, Giacomo Cremaschi, Innocenzo Capriuoli, Marco Celli, Michele Balducci (generazione Y), Andrea Baldoni, Andrea Mattei, Ludovico Cinalli, Massimo Giordani, Matteo Curseri (generazione Z) e l’ospite Matteo Lepore, che dialogherà con gli attori, incalzato dalle loro domande e dalle loro curiosità.
L’evento inaugura la stagione “Ouroboros” di Teatri di Vita, realizzata con il contributo del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna, del Ministero della Cultura.
Andrea Adriatico, fondatore di Teatri di Vita, è regista teatrale e cinematografico, e docente di cinema all’Accademia di Belle Arti di Urbino. Con i suoi spettacoli esplora le urgenze dei tempi contemporanei, confrontandosi con la politica, lo sradicamento, i diritti, i generi (come nei recenti “Il mio amico Hitler” di Mishima e “evǝ” di Jo Clifford); ma anche i movimenti più intimi dell’essere umano (come in “Biglietti da camere separate”). Il suo ultimo film “Gli anni amari”, distribuito a livello internazionale, ha raccontato la biografia di Mario Mieli, intellettuale del movimento gay, mentre è in lavorazione “La solitudine è questa”, docufilm su Pier Vittorio Tondelli.
articolo pubblicato il: 10/01/2023