Ma il problema è che dopo anni di elemosine a noi cittadini, o meglio sudditi, da parte dei governi che si sono succeduti, è difficile tagliare rendite di posizione o di sostegno a gente impigrita dalla beneficenza di accatto. E in tutto ciò si rischia di non intervenire ad esempio sulle accise, che gravano come some sulle teste e nelle tasche degli italiani. Il fumo fa male, certamente, e si tenta di dissuadere dal fumo con aggravi pesanti sui tabacchi; andare in giro è roba da ricchi, allora incidere sulla benzina, come se tanti non si spostassero per lavoro. E l’economia circolare dovrà sparire per continuare a pagare emergenze che risalgono a tanti, tanti anni fa.
Non sarebbe auspicabile che, aldilà dei controlli della Guardia di Finanza contro le manovre speculative, si aprisse un capitolo sulla responsabilità oggettiva di certi accadimenti. L’ultimo in ordine di tempo. Il disastro di Casamicciola. Pietà per chi ha pagato con la vita la mancanza di controlli, la facilità di condoni, la superficialità di funzionari preposti al territorio, ma non è possibile che nessuno, con tanto di nome e di cognome, paghi. Lo scaricabarile è una sorta di sport nazionale che affonda le sue radici anche nella nostra amata Costituzione per cui chi controlla chi, tutti sono innocenti. E ciò non è più tollerabile. Nessuna suggestione forcaiola, ma fiducia nelle istituzioni e in tutti gli enti che dovrebbero tutelare e salvaguardare la vita civile.
articolo pubblicato il: 09/01/2023 ultima modifica: 28/01/2023