La mostra riunisce per la prima volta fondi oro realizzati nel territorio di Trevi ponendo l’accento sulla rilevante importanza socio-culturale e artistica della città tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento. Opere d’arte che, per circostanze storiche sono state allontanate dai luoghi per i quali sono state concepite e rappresentano il frutto di notevoli committenze per gli enti religiosi di Trevi.
Si tratta di due autentici capolavori che saranno messi a confronto in un’unica sala, scrigno di opere di Giovanni di Corraduccio, pittore fulignate attivo a cavallo fra la fine del Trecento e i primi decenni del Quattrocento, autore di numerosi affreschi non solo in patria, ma in una più vasta zona appenninica, da Montefalco a Fabriano, da Assisi a Camerino.
Fu delicato interprete della stagione tardogotica, affabulatore colorito e coinvolgente. Le sue pitture su tavola sono invece decisamente rare. Si tratta di trittici dominati dalla dimensione narrativa, alcuni addirittura popolati di storiette, dalla struttura decisamente insolita. Il confronto fra queste opere getta uno squarcio di luce sul mondo della spiritualità femminile che ispirò creazioni così originali, perché la loro stessa tipologia, ben radicata in Umbria fin dall’ultimo Duecento è collegata a una funzione riservata ai cori delle monache, a una fruizione ravvicinata, alla loro meditazione e preghiera.
La mostra è accompagnata dal catalogo pubblicato dalle edizioni Orfini Numeister e arricchito da una vasta documentazione fotografica a corredo dei saggi.
Narrazioni fiorite
trittici di Giovanni di Corraduccio per Trevi
a cura di Andrea De Marchi
9 Luglio – 25 settembre 2022
Trevi, Museo di San Francesco
articolo pubblicato il: 04/07/2022