La Saga intera, è un riuscito esempio di teatro brillante al femminile e un acclamato esempio di “teatro seriale”: pur non essendo necessariamente da seguire in ordine cronologico, i 5 spettacoli raccontano le vite paradossali ed esilaranti delle stesse tre protagoniste. Tutta la saga indaga con grande onestà e una giusta dose di cattiveria nel complicato mondo della donna di oggi. Ne mette in mostra gli aspetti più intimi ma nel contempo più quotidiani. E’ uno spaccato di verità spietate, grottesche, esilaranti, che nascondono tutta la fragilità, la forza, il divertimento e la profondità delle donne. Nei precedenti “capitoli” della saga, si affrontano le caratteristiche di tre over quarantenni sull’orlo di una crisi di nervi, soprattutto per colpa degli uomini; ma anche della vita adulta, che in qualche maniera, non le ha soddisfatte del tutto. Dubbi, crisi, schermaglie, rappresentazioni di umori palpitanti e di frenesie goliardiche, nel ricordo delle grandi aspettative della giovinezza. Aspettative tradite o raggiunte? Tre donne che nascondono le loro paure, rifugiandosi in una comicità violenta e spassosa, tra Almodòvar, Woody Allen e Totò. Lo stile della Ricciardi conferma una narrazione cinematografica (sostenuta da un grande ritmo registico) e molto “chiacchierata”, come chiacchiererebbero tre amiche sincere, tra un battibecco e una risata. In “Stremate: Ultimo Atto”, si va oltre, perché in questo “capitolo” c’è molto spazio, tra una risata e l’altra, per andare in profondità davvero, perché le tre amiche, questa volta sono vecchie, in una casa di riposo, e ancora “amiche per la pelle”... ma piene di acciacchi, di vuoti di memoria, e soprattutto dolorosamente sole. Fingono serenità, allegria, leggerezza, ma in tutte e tre è ora evidente la parabola discendente della vita, il bilancio di un’esistenza che volge al termine. Tuttavia, anche in questa modalità “anziana” non hanno perso la loro verve battagliera, grottesca, esilarante. E questa volta, c’è anche di mezzo un giallo, di cui è artefice la misteriosa “governante” della casa di riposo, che a sua volta nasconde altri segreti.
Un testo sincero ed esilarante, ma anche molto toccante nella sua forte linea “esistenziale”, per raggiungere una verità agrodolce che apre lo spettro emotivo a tutte le donne, che troveranno nelle protagoniste un po’ di loro stesse, delle loro mamme e delle loro nonne., e che entrerà nel cuore anche agli uomini, sempre molto distratti nel capire le donne che hanno a fianco.
In scena, a dare corpo e voce alle divertenti verità nascoste delle donne, un cast collaudatissimo da anni di spettacoli, formato da quattro note attrici: Milena Miconi, Beatrice Fazi, Giulia Ricciardi, Marta Zoffoli. Un poker di talenti comici che garantisce uno spettacolo esilarante e intelligente, sostenuto dalla precisa regia di Patrizio Cigliano, noto e pluripremiato teatrante italiano.
Stremate: ultimo atto? di Giulia Ricciardi con (in ordine alfabetico) Beatrice FAZI, Milena MICONI, Giulia RICCIARDI Marta ZOFFOLI Costumi: Moris Verdiani Scene: Arcadinoè Locandina e Video-Grafica: Giacomo Cannizzaro Regista collaboratrice: Claudia Genolini Aiuto regia: Rossana Roxy Colace Si ringrazia Michele La Ginestra (Teatro 7) Regia Patrizio Cigliano Dal 23 febbraio al 3 marzo Teatro Golden-Roma
ORARI SPETTACOLI mercoledì, giovedì, venerdì ore 21.00 sabato ore 17.00 e 21.00 domenica ore 16.00 e 18.30 PREZZI BIGLIETTI intero € 30 ridotto € 25 BOTTEGHINO indirizzo Via Taranto, 36 – Roma 00182 telefono / whatsapp 06.70493826 mail info@teatrogolden.it
articolo pubblicato il: 22/02/2022