Il contenuto espressivo, l’andamento libero, quasi rapsodico, l’equilibrio del dialogo tra solista e orchestra hanno permesso di apprezzare al meglio le doti di Valeriy Sokolov, osannato da pubblico e critica per la sua tecnica impeccabile, per la maturità artistica e per le doti interpretative ed espressive. Composto nella primavera del 1878, il Concerto per violino op. 35 è uno dei brani di Čajkovskij più conosciuti, con passi virtuosistici e lirici che uniscono all’espressività melodica della tradizione romantica un’orchestrazione imponente in un dialogo ininterrotto tra solista e orchestra che cattura gli ascoltatori dall’inizio alla fine. Nella seconda parte del concerto Valčuha ha diretto la Sinfonia n. 4 “Inestinguibile” dell’autore danese Carl Nielsen, la più nota tra le sinfonie scritte da uno dei maggiori compositori scandinavi a cavallo fra Otto e Novecento.
Il prossimo appuntamento con gli streaming sui canali dell’Accademia è quello del 19 febbraio alle ore 20.30 che vede il ritorno - dopo oltre vent’anni di assenza - del direttore finlandese Jukka-Pekka Saraste che dirigerà l’Orchestra ceciliana nella Sinfonia n. 5 di Čajkovskij e nei Folk songs per voce e orchestra di Berio interpretati dal mezzosoprano tedesco Stefanie Irányi.
articolo pubblicato il: 06/02/2021