Dal Sundance 2014 al FEFF 16, il titolo sicuramente più atteso e più
esplosivo della selezione: domenica 27 aprile, per la gioia degli
appassionati, scorreranno sul grande schermo udinese le sequenze mozzafiato
di The Raid 2: Berandal, il super action di Gareth Evans (film a sorpresa
della sedicesima edizione).
Sequel di un altro "oggetto di culto", The Raid: Redemption (il remake
hollywoodiano sta scalpitando sulla rampa di lancio), anche il nuovo
capitolo veste i colori produttivi dell'Indonesia: il gallese Evans,
infatti, si è trasferito da anni nel cuore dell'Asia, dopo essersi
innamorato del pencak silat, cioè delle arti marziali indonesiane.
Tra memorabili combattimenti - appunto - e uno sviluppo narrativo di largo
respiro, The Raid 2 non ha deluso negli States, e non deluderà, le
aspettative dei fans: tutto ruota attorno all'agente Rama, eroe del primo
film, che si infiltra nella criminalità organizzata di Jakarta per
proteggere la propria famiglia e mettere a nudo la corruzione delle polizia.
«È francamente il thriller di arti marziali più incredibile che sia mai
stato realizzato - garantisce il critico Ryland Aldrich - e non è affatto
una dannata esagerazione!».
Gareth Evans, che ha cominciato il suo percorso cinematografico nel 2003
dirigendo il corto Samurai Monogatari, ha esordito tre anni più tardi con
Footsteps. Dopo aver diretto il documentario The Mystic Art of Indonesia, e
prima dell'enorme successo internazionale di The Raid: Redemption (uscito
contemporaneamente in Indonesia e negli USA), ha scritto la sceneggiatura di
Berandal. Il progetto, ora confluito in The Raid 2 (la distribuzione
italiana porta la firma della Movies Inspired), era stato accantonato per
carenza di budget. L'attesa è stata ampiamente premiata!
articolo pubblicato il: 23/04/2014 ultima modifica: 24/04/2014