Chi vuole ad ogni costo strumentalizzare gli avvenimenti sinistri che si verificano ormai troppo spesso nel nostro Paese, ha trovato puntualmente una grande possibilità di sfogarsi con la grave tragedia della Sardegna. Molti hanno insistito, e insistono, sulle presunte carenze della protezione civile accusata soprattutto di non aver avvertito in tempo le popolazioni del grave pericolo in arrivo. Non sono completamente d'accordo, ma aspettiamo le conclusioni delle indagini.
In effetti io stesso, stando costretto in casa per motivi personali, la sera precedente la grande alluvione, mi sono divertito, si fa per dire, a seguire decine di telegiornali che si chiudevano come sempre con le previsioni del tempo. Posso tranquillamente dire che, i tanti climatologi ed esperti di meteorologia hanno preannunciato l'arrivo di una grave perturbazione prima sulla Sardegna e poi sulle regioni tirreniche e nulla più, salvo le consuete illustrazioni e spiegazioni di immagini satellitari. Non ho controllato i giornali, ma penso che sia stata la stessa cosa. Qualche avvertimento in più - era opportuno dare - sulla gravità di quanto stava per avvenire qualche ora dopo, tenendo conto che le regioni in pericolo sono per loro costituzione soggette a inondazioni o ad altri fenomeni alluvionali su territori da millenni "scolpiti" dalla natura ed è per questo bellissimi a vedersi, condizioni del tempo permettendo. Insomma sto sostenendo che qualche parola in più per dire ai telespettatori, che nulla sanno cosa fare in queste drammatiche circostanze, sarebbe stato doveroso. Ho dovuto sorbirmi invece tante "lezioni" di climatologia, incomprensibili per quasi tutti i telespettatori, figuriamoci nelle ore di pericolo. Il colonnello Bernacca una volta era il solo a parlare di queste cose in TV e lo capivano tutti.
articolo pubblicato il: 22/11/2013 ultima modifica: 29/11/2013