torna a "LaFolla.it" torna alla home page dell'archivio contattaci
cerca nell'archivio




ricerca avanzata


Google



contattaci

ingrandisci o rimpicciolisci il carattere del testo

attualità scientifica
biomacchine brasiliane

L'aumento del prezzo e il rischio della diminuzione delle riserve di petrolio obbligano i politici di molti paesi a considerare l'opportunita' di individuare fonti energetiche alternative per le industrie automobilistiche. Prima il presidente americano George W. Bush, che pure e' legato all'industria petrolifera, ed anche il primo ministro inglese Tony Balir si sono pronunciati a favore di ricerche sul biodiesel. Si tratta di un combustibile di origine vegetale ottenuto dalla lavorazione dei semi di soia. Quello che quindi per molti paesi puo' diventare un'opportunita', in Brasile e' una realta' consolidata. Sin dal 1980 vengono utilizzati canne da zucchero e altri prodotti vegetali per il funzionamento dei veicoli a motore. Il governo militare, al potere in Brasile dal 1964 al 1985, favori',per motivi sostanzialmente di tipo nazionalistico, questa tecnologia, per altro gia' nota sin dagli inizi del secolo XX ma mai utilizzata su scala industriale da alcun paese.

Gli agricoltori brasiliani ricevettero dei consistenti incentivi per intensificare la produzione di canna da zucchero da cui estrarre l'etanolo. Furono, inoltre, intensificati gli sforzi per modificare i motori e gia' tra gli anni 1985 e 1986 il 75% di tutti i veicoli circolanti e il 90% delle automobili furono convertiti per poter funzionare con alcool. Alla fine del regime militare, i governi successivi diminuirono progressivamente il sostegno alle industrie e agli agricoltori per l'aumento del prezzo dello zucchero e la diminuzione del costo del greggio. L'industria statale Petrobras prese a sfruttare nuovi pozzi petroliferi che diminuirono ulteriormente la dipendenza dall'estero. E nel 1997 uscirono dalle industrie automobilistiche solo 1075 vetture funzionanti con alccol.

Parallelamente, negli Stati Uniti e in altri stati furono avviati accurati studi sull' utilizzazione dell'etanolo come combustibile alternativo alla benzina. Questa tendenza era stata favorita anche dalla spinta di istanze ambientalistiche e dalla volonta' di combattere l'inquinamento.

In Brasile dal 2003 e' ripresa la fabbricazione di auto funzionanti contemporaneamente a benzina, ad alcool o a miscela dei due. Quando il serbatoio e' pieno, uno speciale sensore valuta la miscela e regola il motore secondo la quantita' di etanolo e di benzina che contiene. In base ai dati riferiti al 2004, gia' il 17 % delle auto presenta queste innovative caratteristiche e le previsioni per il 2005 e gli anni futuri sono piu' che ottimistiche.

Commenta Manda quest'articolo ad un amico Versione
stampabile
Torna a LaFolla.it