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cronache
gli emigranti dal benessere

Fin dai lontani anni Sessanta gli olandesi lanciano nuovi costumi sociali. Con i Provos anticiparono di due anni il Maggio francese, scoprirono il dissenso cattolico quando in Italia i futuri contestatori cantavano Viva Maria nelle processioni, e così anticipando.

Adesso hanno inventato l'esodo moderno, ovvero l'emigrazione da un Paese prospero e, tutto sommato, felice. Questo perchè in molti si sono stufati di vivere in mezzo a troppa gente.

Con 41.526 chilometri quadrati e più di sedici milioni di abitanti registrati, l'Olanda consegue una della maggiori densità demografiche del mondo: 385 persone per chilometro quadrato. Una percentuale di gran lunga minore di quella del Bangladeh (954), ma indubbiamente la più alta d'Europa.

L'ottanta per cento di coloro che se ne vanno afferma di farlo per la pressione della popolazione, quindi questi emigranti al contrario scelgono destinazioni a bassissima densità demografica, come l'Australia, il Canada e la Nuova Zelanda.

Nello scorso anno 112.400 persone hanno lasciato l'Olanda. La maggior parte di esse era composta da immigrati che tornavano ai propri Paesi, ma ben cinquantamila dei partenti erano olandesi purosangue.

Nel contempo la popolazione non diminuisce, in quanto esiste comunque una forte corrente immigratoria, soprattutto dai Paesi che un tempo costituivano l'impero coloniale olandese.

Alcuni osservatori vedono questo fenomeno con preoccupazione, dato che coloro che se ne vanno sono in gran parte appartenenti alla classe media, gente con una buona istruzione e solidi impieghi, mentre altri fanno notare che gli olandesi sono comunque tra i più istruiti, con il quaranta per cento della popolazione che ha conseguito una maturità

Molti sono quelli che ritornano dopo qualche anno, delusi dal fatto che, grandi orizzonti a parte, in Olanda il lavoro è più sicuro e i salari sono più alti che altrove.

Un altro motivo che induce gli olandesi a lasciare i Paesi Bassi è che l'esperimento di creare un melting pot non sta dando buoni frutti. Aumentano insofferenza e intolleranza e si verificano anche casi di violenza politica. Nel 2005 fu ucciso da un estremista di sinistra il politico xenofobo Pim Fortuny, nel novembre scorso fu la volta del regista Theo Van Gogh, assassinato da un marocchino solo perchè aveva criticato in una sua pellicola la situazione della donna nei Paesi islamici.

Secondo una recente ricerca, ventimila olandesi sono in procinto di partire, mentre altri duecentocinquantamila stanno pensando seriamente di farlo, per sfuggire ad un multiculturalismo che non è fecondo.

La comunità più malvista è quella marocchina, che non si è integrata affatto nel tessuto sociale dei paesi Bassi, rimanendo del tutto chiusa al proprio interno ed impermeabile ad ogni sollecitazione di apertura.

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