Il ministro Castelli non e' eccessivamente simpatico ma non si puo' negare che interpreta la funzione del garante del sigillo della giustizia con esemplare attinenza ai dettami della costituzione. Il parlamento ha la funzione di legiferare, la magistratura ha il dovere, l'obbligo di far rispettare le leggi.
Non vi puo' essere conflitto tra queste due istituzioni. La magistratura non puo' interferire su quanto il parlamento legifera come il parlamento non puo' interferire su quanto la magistratura, attuando le leggi promulgate attua nei tribunali. E inconcepibile che una magistratura, fortemente colorata politicamente, si permetta di mettere in discussione un elemento fondamentale della costituzione.
Se per assurdo il parlamento decidesse di ripristinare la pena di morte, la magistratura dovrebbe adeguarsi, decidendo secondo coscienza se applicarla o no a secondo dei casi. La magistratura non vuol capire o meglio fa finta di non capire che non ha poteri legiferanti e non ha neppure poteri di censura su quanto il parlamento, liberamente eletto dal popolo, decide in fatto di giustizia.
Ma i signori giudici non hanno proprio nulla sulla coscienza? Processi che durano decine di anni, sentenze scandalose, assassini che girano liberamente dopo aver scontato solo pochi mesi di carcere.
Nuovi delitti, nuovi assalti contro la proprieta' privata ma loro scioperano contro il governo solo perche' e' di destra. Ma la situazione scandalosa non e' soltanto questa: chi ha scritto la costituzione ha ben definito i due ruoli, indipendenti e separati. Nulla di piu' chiaro.
Cosa fa in una situazione cosi' rovente ed assolutamente in contrasto con i dettami costituzionali un ex presidente della repubblica? Non e' prendere posizioni da una parte piuttosto che dall'altra: si disquisisce, e non ve ne sarebbe assolutamente bisogno, se seguire i dettami costituzionali o stravolgere, per proprio tornaconto, le leggi fondamentali dello stato. Quanti delinquenti, dopo l'abnegazione dei corpi dello stato sono stati arrestati, dopo indagini, rischi, appostamenti, intercettazioni? Tanti anzi moltissimi.
Consegnati alla magistratura per una giusta condanna, vengono rimessi in liberta' dopo pochi giorni, vanificando gli sforzi dello stato e rimettendoli nel circuito del crimine. E cronaca di tutti i giorni. Ma a questi magistrati di manica larga nessuno dice niente, nonostante un referendum di venerata memoria che riconosceva la responsabilita' oggettiva dei magistrati. Referendum andato a putt.. e cosi' i magistrati giocano con la pelle dei nostri poliziotti, carabinieri che ogni giorno rischiano la vita sulle strade del nostro paese. Quante volte abbiamo letto sui giornali: rapinatore uccide. Era stato rilasciato da pochi giorni od era in liberta' vigilata. Basta con questo oltraggio alle forze dell'ordine che sono o dovrebbero essere l'unico vero baluardo della legalita'. Magistrati, invece di scioperare lavorate come un qualsiasi onesto cittadino ed applicate la legge per difendere le forze dell'ordine ed i cittadini.