Il ricco calendario di mostre previsto dalla IV edizione del Festival Internazionale di Fotografia, alla cui direzione artistica è preposto Marco Delogu realizzata su progetto di Zone Attive è ancora in pieno svolgimento a Roma: la rassegna di questanno è titolata Oriented in quanto dedicata ad alcuni paesi orientali, con immagini sia di fotografi europei che di fotografi locali, sia celebri che emergenti.
Presso il Museo di Roma Palazzo Braschi in piazza San Pantaleo, Passaggio ad Oriente, un viaggio in culture diverse e lontane di paesi quali la Cina, lIndia e il Giappone effettuato fra il XIX ed il XX secolo , proposto dal fotografo di cronaca e di guerra Felice Beato, dal missionario Padre Leone Nani e da Federico Politi: immagini che ci riportano agli albori del reportage di un tempo ormai perduto.
Al Museo Hendrik C. Andersen in via Pasquale Stanislao Mancini, la mostra Fotografia Contemporanea Israeliana proposta da undici fotografi israeliani contemporanei che, sia pure con percorsi autonomi, riescono a fornire un quadro sufficientemente significativo delle tendenze espressive nello scorcio di tempo compreso fra la fine del XX secolo ed i primi anni del terzo millennio, con immagini di unespressività istintiva anche se concettualmente elaborate.
Jerarquías de la intimidad è la serie di venti fotografie, di cui sei inedite, proposta da Luis González Palma, uno dei più importanti fotografi del Centro America, allIILA Istituto Italo Latino Americano presso le Scuderie di Palazzo Santacroce a vicolo de Catinari: fotografie dalle tonalità seppia o lavorate con oro e resina, che raccontano lemarginazione del popolo guatemalteco e più in generale dellAmerica indigena e meticcia.
Gabriele Basilico, le cui opere fotografiche sono conservate nei principali musei e istituzioni pubbliche e private di tutto il mondo, propone a V.M. 21 artecontemporanea Roma in via della Vetrina, Beirut 1991, diciassette foto selezionate dellomonima serie in cui viene documentata la situazione della città dopo quindici anni di guerra, in attesa della successiva ricostruzione.
Presso Acta International, in via Panisperna, Il futuro perduto, un tributo di Chrystie Sherman a piccoli gruppi di ebrei che, pur rischiando la deportazione, hanno preferito rimanere nella loro madrepatria anziché emigrare; alla Sala 1 galleria in piazza di Porta San Giovanni, un progetto multimediale del fotografo Peter Mettler con il musicista Fred Frith, con immagini che analizzano i legami tra realtà e sogno e tra immagine e suono, dal titolo Reminiscenze dOriente.
Quindi le vittime innocenti di una spaventosa tragedia naturale, quella dello tsunami, che propone Ernesto Romano con Onde Anomale al Livingroom in vicolo de Rienzi; una mostra che contrasta con Over and over, linstallazione proposta allo Studio Trisorio in vicolo delle Vacche da Raffaella Mariniello, un paesaggio urbano proiettato su una parete, ove dallunione di tanti frammenti si ottiene una visione dinsieme.
Particolare la prima mostra antologica di uno dei maestri della fotografia contemporanea, Caio Mario Garrubba, presente a Cinecittàdue Arte Contemporanea, in viale Palmiro Togliatti, che propone un panorama di quarantanni della sua attività di fotografo, con immagini colte in città italiane ed estere ed in paesi dellarea comunista quali la Cina degli anni Cinquanta, la Polonia, lex URSS.
Per finire, Sudhir Kasliwaz presenta India: permanenze e innovazioni alla Galleria del Cortile in via del Babuino, con immagini scattate nel Gems Palace, di cui è proprietario, ove è possibile acquistare ogni sorta di pietre preziose, testimoniando il mutamento di costumi ed abitudini dei visitatori; Jan Polverini propone invece Temelin al foyer del Cinema Labirinto in via Pompeo Magno, un lavoro fotografico sullarchitettura industriale dellomonima centrale nucleare nella Repubblica Ceca.
Ancora molto da vedere prima che termini questa IV edizione di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma!
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