I grandi istituti culturali europei sono stati insigniti del premio Principe delle Asturie, il
Nobel per la letteratura e la comunicazione per i Paesi di lingua spagnola, con la motivazione di
"preservare e diffondere il patrimonio culturale europeo".
Secondo i membri della giuria, queste istituzioni culturali realizzano questo compito attraverso
l'insegnamento delle rispettive lingue nazionali, in tutti i continenti e tra milioni di persone.
L'attribuzione del Premio è stata resa nota dal presidente del premio Manuel Olivencia, ad Oviedo,
antica capitale del primo regno indipendente di Spagna ed oggi capoluogo della regione asturiana.
La candidatura congiunta dei grandi istituti culturali unisce, in ordine di precedenza di
fondazione, l'Alliance Française (Francia), la Società Dante Alighieri(Italia),il British Council
(Regno Unito), il Goethe Institut (Germania), l'Instituto Cervantes (Spagna) e l'Instituto Camoes
(Portogallo).
Le sei istituzioni premiate trasmettono al mondo la cultura ed i valori umanistici e democratici
dell'Europa e appoggiano la diffusione della produzione artistica più d'avanguardia dei rispettivi
Paesi nel resto del mondo. L'attività di questi centri va ben oltre la promozione linguistica:
secondo la motivazione, sono "autentiche ambasciate culturali d'Europa nel mondo e strumento di
sviluppo del dialogo e di affermazione dell'identità dei popoli nell'era della globalizzazione".
Tra le ventiquattro altre candidature presentate figuravano quelle del critico letterario tedesco
Marcel Reich-Ranicki, dei giornalisti statunitensi Thomas Friedman e Bob Woodward, l'editore
britannico George Weidenfeld, il presidente della Banca Mundiale James Wolfensohn, statunitense,il
giornalista polacco Adam Michnik ed il filosofo tedesco Peter Sloterdijk. Lo scorso anno il premio
fu attribuito al giornalista francese di origine algerina Jean Daniel.