Entrare nell'universo ludico-simbolico di Angelo Palazzini crea prima di tutto una sensazione
di spaesamento spazio-temporale. Nelle figure e negli oggetti rappresentati nelle sue opere il
sovvertimento del reale, che sarebbe semplificante definire semplicemente "surrealista", passa
impetuosamente dallo sguardo alla coscienza e più giù, negli strati della mente dove si celano le
antenne del simbolico e dove sonnecchiano i sedimenti del nostro immaginario infantile.
Il cambiamento abnorme delle proporzioni, le migrazioni metarmofiche di un soggetto dentro l'altro,
l'impianto favolosamente narrativo, ci portano subito in un altrove intriso di significanze, dalle quali
traspare spesso in filigrana una lettura critica del presente. E questa non è mai amara o disincantata,
ma anzi partecipata con passione sul registro di una indulgente ironia o qualche volta del pungente
sarcasmo. Stregate da un fascino originalissimo, percorse da echi di Hieronymus Bosch e di Rousseau
il Doganiere, le opere di Palazzini ci seducono e incollano lo sguardo per un uso molto particolare del
colore, che induce la percezione di una provenienza lontana nel tempo. Per questo, ci si trova subito a
interrogarsi sui perché, sul "messaggio" che ciascun quadro nasconde e insieme suscita. E qui l'autore
ci viene generosamente in aiuto, con titoli anch'essi vibranti di poesia, che ci guidano sui suoi stessi
passi a frugare come sonnambuli nei cassetti della mente.
Angelo Palazzini nasce a Casalpustrelengo nel 1953. Sempre lì, nella bassa lodigiana, a Terranova
dei Passerini, risiede tuttora e ha il suo studio. Il suo incontro con l'arte avviene presto, ed è pittore
a tempo pieno fin dal 1980. Pur avendo opere esposte in tutto il mondo, l'artista è profondamente
ancorato alla sua terra, come fosse una solida e rassicurante piattaforma di lancio per i voli esplorativi
nel suo personalissimo universo immaginifico. Innumerevoli le sue esposizioni personali e collettive:
tra le occasioni che hanno determinato il suo successo, ricordiamo la sua presenza dal '94 al '97 al
Festival dei Due Mondi di Spoleto, a Palazzo Reale di Milano nella mostra "Arte italiana dal 1968 al
2007" e più recentemente alla 54a Biennale di Venezia. Oltre che nelle gallerie d'arte a Bologna,
Torino, Piacenza, Padova, Avellino, le sue opere sono oggi esposte a Londra, Parigi, Monaco di
Baviera, Beirut, nonché in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all'estero.
Nei cassetti della mente: dal 9 aprile al 19 maggio 2013
Orari d'apertura: Lunedì/venerdì, 10 -18 e sabato su appuntamento
Ten Art Gallery - via privata Giovannino De Grassi 17 - 20123, Milano (cit. Ten 171C).
info@tenartgallery.com - tenartgallery.com
Angelo Palazzini "Nei cassetti della mente"
Inaugurazione: martedì 9 aprile, 18.00 - 21.00
L'indagine onirica e ironica di Angelo Palazzini
articolo pubblicato il: 23/03/2013