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attualità scientifica
il calcolatore umano

Sapete che il tredici febbraio del 1980 era mercoledì? Che il seno di 653 corrisponde a -0.92 o che la radice quadrata di 1528 è 39,08? Fare questi calcoli con carta e penna può implicare, per i comuni mortali, un compito impossibile o quanto meno eterno. Al colombiano Jaime Garcia, considerato da molti il "matematico del secolo", basta un solo secondo per elaborare mentalmente queste informazioni e dire senza esitazioni l'esatto risultato.

Scopritore del metodo veloce per risolvere tutti i tipi di operazioni mediante il calcolo mentale, questo genio ha ottenuto l'obiettivo che si era prefissato: dimostrare di essere più rapido di un calcolatore.

L'origine della sua prodigiosa abilità mentale consiste in un semplice quadrato di legno contenente delle palline colorate: l'abaco. Alle elementari, paradossalmente, Garcia aveva dei problemi con la matematica, che risolse grazie a tale strumento, usato da secoli per insegnare i numeri ai bambini.

La sua ricetta per "vincere" i numeri consiste in molto lavoro, concentrazione e disciplina. Questa gli è servita per "convertire il difficile nel facile", come è solito ripetere spesso, e gli è valsa ben cinque record nel Guinness dei Primati. L'estrazione della radice cubica di un numero di 100 cifre in soli 0,15 secondi è uno dei suoi molteplici traguardi. Nella vita pratica, però, tali calcoli non danno molti vantaggi se non una maggior autostima nel ragionamento logico; a tal proposito Jaime Garcia ha già brevettato un suo sistema per rinforzare e velocizzare la mente.

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