Dracula e il mito dei vampiri
fino al 24 marzo 2013
Fino al 24 marzo 2013 la Triennale di Milano presenta la mostra dedicata a una
delle leggende antiche più articolate e suggestive: "Dracula e il mito dei vampiri".
La mostra - ideata, prodotta e organizzata da Alef-cultural project management in partnership
con La Triennale di Milano e in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna - con
circa 100 opere tra dipinti, incisioni, disegni, documenti, oggetti storici, costumi di scena e
video - affronta e indaga la figura del vampiro per antonomasia, partendo dalla dimensione storica per
procedere alla trasfigurazione letteraria, fino ad arrivare alla trasposizione cinematografica e, infine, alle
implicazioni sociologiche del mito di Dracula. Un vero e proprio viaggio nel mondo vampiresco che, al
contempo, analizza il contesto storico e quello contemporaneo, passando in rassegna oggetti d'epoca e
design dei nostri giorni, miti antichi e divi di oggi.
Nel 1912 muore Bram Stoker, lo scrittore che, nel 1897, pubblicò il romanzo "Dracula".
Il mondo celebra il centenario della sua scomparsa con una serie di importanti eventi. La mostra è quindi
un'occasione per rendere omaggio alla creatura letteraria del romanziere irlandese: Dracula, l'immortale
vampiro, principe della notte, antesignano di una lunga serie di emuli più o meno fascinosi.
La figura del vampiro, a partire dai suoi più lontani trascorsi folklorici e medievali, ha conosciuto infatti
uno sviluppo straordinario entro la cultura illuministica, romantica e contemporanea, per culminare oggi
nella saga di Twilight e in una sorta di "vampiromania" che continua a sedurre adolescenti e non solo.
Capire perché il vampiro sia comparso improvvisamente sulla scena dell'immaginario europeo nel
Settecento per non uscirne mai più, rileggere per immagini il Dracula di Bram Stoker, pensare a Dracula
guardando a tutto quanto è stato prodotto dopo Bram Stoker, ma anche conoscere Dracula prima di Bram
Stoker: questo l'intento della mostra.
Le diverse declinazioni del fenomeno del vampirismo sono quindi affrontate in tre sezioni principali:
"La realtà dietro il mito", a cura di Margot Rauch, conservatrice del Kunsthistorisches Museum di
Vienna, da cui provengono una serie di eccezionali documenti storici e opere tra le quali il primo ritratto
del conte Vlad, figura storicamente esistita nel XV secolo e associata a quella leggendaria di Dracula;
"Bram Stoker: Dracula" in collaborazione con la Bram Stoker Estate, che propone una riflessione sul
vampirismo nell'ambito letterario con particolare attenzione all'opera di Stoker approfondita attraverso
taccuini e documenti del romanziere esposti per la prima volta in Italia; "Morire di luce: il cinema e i
vampiri" a cura del critico cinematografico Gianni Canova che, attraverso una serie di videoproiezioni ci
immerge nella storia del vampirismo sul grande schermo, dalle prime pellicole in bianco e nero degli inizi
del Novecento fino alle saghe degli ultimi anni. Particolare attenzione è rivolta al "Bram Stoker's Dracula"
(1992) di Francis Ford Coppola, di cui sono presentati per la prima volta in Italia alcuni storyboards e
la sceneggiatura originale. Per l'occasione si presenta al pubblico anche l'armatura indossata da Gary
Oldman - su disegno della costume designer Ishioka Eiko - eccezionalmente ricostruita dai produttori
hollywoodiani dell'originale.
La mostra è arricchita, poi, da due interessanti variazioni sul tema. La storica del costume Giulia Mafai
offre un'interpretazione originale dell'identità del vampiro e, in particolare, della donna vampiro. Splendidi
abiti di scena offrono un particolare sguardo sulla figura della "Donna vamp", creatura che al vampiro al
femminile - incarnato storicamente da Elizabeth Bathory e letterariamente da Carmilla - sovrappone il
concetto di donna che distrugge attraverso il potere della seduzione.
Un'affascinante divagazione nel mondo della moda è quella che nasce dalla collaborazione con L'Uomo
Vogue che presenta una selezione di riferimenti fashion al mondo degli un-deads attraverso le immagini
di brand che hanno adottato lo stile dei vampiri divenendo cultori del genere: da Comme des Garçons, a
John Galliano, da Alexander McQueen a Rick Owens fino alla recente interpretazione di Prada.
Il costume e la moda aprono le porte al "Design del Vampiro" attraverso un racconto per immagini
delle dimore e dei luoghi frequentati dal re della notte, con una riflessione sul ruolo di Dracula come
"costruttore di città" firmata dall'architetto Italo Rota.
Completa il percorso dell'esposizione uno speciale omaggio dedicato a Guido Crepax.
In mostra diciotto disegni inediti che illustrano l'incontro tra Dracula e Valentina, una delle sue più celebri
creature.
L'allestimento si avvale di ricostruzioni scenografiche e suggestive proiezioni per accompagnare il visitatore
verso un'esperienza emozionale alla scoperta dell'affascinante universo degli un-deads.
Un'iniziativa di profondo valore è quella promossa insieme all'Avis, Associazione Volontari Italiani
Sangue, che - in occasione dell'esposizione "Dracula e il mito dei vampiri" - farà conoscere le sue attività
e sensibilizzerà il pubblico ai valori del dono e della solidarietà.
articolo pubblicato il: 01/02/2013