Ha avuto luogo la prima edizione di iSchool, un evento
(non cè modo migliore per definirlo) organizzato presso il Palalottomatica
promosso da World Wide Rome ed il MIUR in collaborazione con Asset-Camera e
Tecnopolo in cui, alla presenza del ministro Profumo e di oltre 4000
giovani, sono stati presentati progetti e esperienze fatte da studenti e
docenti italiani che inventano la scuola di domani.
Ad ipotizzare come dovrà essere la scuola del terzo millennio
ci hanno pensato personaggi di fama internazionale come Bunker Roy,
educatore e attivista indiano le cui visioni stanno cambiando la scuola del
mondo per renderla sempre più competitiva, lo scrittore Alessandro Baricco,
il professore Roberto Vecchioni mentre il Ministro dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca Francesco Profumo, anziché tenere un suo
personale discorso da politico, ha preferito rispondere sia alle domande
dei presenti, formulate da studenti, docenti, dirigenti e giornalisti, che a
quelle giunte dagli utenti del web. Ma i veri protagonisti sono state le
esperienze innovative e all'avanguardia realizzate su tutto il territorio.
Come quella di Federico Morello, 17 anni, che racconta come sia riuscito a
portare la banda larga nel suo piccolo paese del Friuli e quella di Matteo
Boero, giovane start upper, ideatore di Cicero e che ha appena lanciato
Eugenio. E poi Oilproject, la più grande scuola virtuale in Italia con
250 mila studenti connessi negli ultimi 12 mesi, ideata e sviluppata da
Marco De Rossi, e ancora l'esperienza del preside di Brindisi, Salvatore
Giuliano, che con Book in Progress è riuscito ad avviare una rete
nazionale di contenuti scolastici digitali condivisa da più di 70 scuole.
E poi, personalmente invitati dal MIUR, Direzione generale per
lo Studente, l'Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, presenti
anche gli studenti e le studentesse della classe 4B dell'Istituto Galilei
Costa di Lecce, meritevoli di aver dimostrato come, attraverso il progetto
di comunicazione denominato Dieta Med-Italiana, con l'uso intelligente e
appropriato delle ICT si possono raggiungere risultati inimmaginabili per
una scuola, come l'essere riusciti a far conoscere a 30 milioni di persone
al mondo una loro importante iniziativa (l'assegnazione a Michelle Obama di
un ulivo salentino di 1.400 anni, notizia diramata dagli studenti e poi
pubblicata da Msn e Yahoo in Usa, Sky in Australia, etc.). Progetto che ha
permesso alla classe di accedere alla finale del concorso internazionale
Global Junior Challenge che avrà luogo la prossima settimana.
Inoltre gli stessi studenti hanno anche partecipato al workshop/contest Hack4School, un hackathon di 9
ore, dalle 15 a mezzanotte, in cui bisognava ragionare sulle necessità e sui
desideri di chi vive la scuola e sulle possibilità che le tecnologie
digitali offrono per realizzarle, per poi presentare una propria proposta.
Al termine della corsa, i ragazzi salentini hanno presentato un progetto
intitolato Piano B: la via di fuga da questa scuola in cui hanno
ipotizzato un nuovo modo di fare lezione, videoregistrando le spiegazioni e
corredandole di quesiti/risposte, filmati e documenti ausiliari. Il tutto
implementato su una nuova piattaforma (simile a Facebook) con una sorta di
micro social network che include solo i docenti e gli alunni di una classe.
Un sistema, insomma, che parla con la lingua dei giovani.
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
"Galilei - Costa"
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articolo pubblicato il: 13/10/2012