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"La belva in gabbia"

di Sergio Minerbi


Le Edizioni Lindau presentano la riedizione di un fondamentale saggio storico

LA BELVA IN GABBIA
Eichmann: i delitti, il processo, la condanna

di Sergio Minerbi prefazione di Gabriel Bach ex procuratore di Stato in Israele ed ex giudice della Corte Suprema israeliana

Edizioni Lindau | Collana «I Leoni» | pp. 280 | euro 23,00 | ISBN 978-88-6708-015-1

Quindici anni dopo il processo di Norimberga, che giudicava i criminali di guerra di fronte a un Tribunale militare internazionale e dove la Shoah era descritta solo in parte, il processo Eichmann a Gerusalemme, per la prima volta, svelava al mondo gli atroci dettagli dello sterminio degli ebrei.

"La belva in gabbia" era l'espressione in codice usata dal Mossad, uno dei servizi segreti israeliani, per informare il primo ministro israeliano, David Ben-Gurion, che Adolf Eichmann era stato catturato. Era il 1960. Portato in Israele, un anno dopo cominciò il processo.

L'Autore registrò le drammatiche testimonianze dei superstiti, dettagliate e in gran parte allora inedite, descrisse le reazioni di Eichmann, la sua fredda presenza in aula. Quel processo aprì una pagina nuova nell'elaborazione della tragedia da parte degli ebrei e anche oggi è un capitolo fondamentale nella comprensione dell'orrore nazista. Nella nuova introduzione Sergio Minerbi analizza la posizione di Israele oggi e la sua memoria di quegli eventi, tra le celebrazioni ufficiali e la sete di verità della società civile.

«Le corrispondenze quotidiane del dottor Minerbi descrivono le prove più importanti e terribili, le reazioni di Eichmann, le osservazioni dei giudici, i dibattimenti in aula, i problemi legali, morali e fattuali del caso. Si tratta di una lettura avvincente, destinata a colpire il lettore molto più dei verbali ufficiali o di qualsiasi analisi aggiornata di questo storico processo.» Gabriel Bach

«Il libro fu scritto a caldo, in tempo reale, ed è costituito per la maggior parte dalle trasmissioni radio e televisive che mandai all'epoca dalla sala del processo alla Rai.» Sergio Minerbi

Sergio Minerbi seguì il processo ad Adolf Eichmann in tutte le sue fasi, in qualità di corrispondente della Rai, e ne pubblicò successivamente un resoconto dettagliato e drammatico in un volume uscito, con grande clamore, nel 1962, e divenuto un classico. Viene oggi riproposto in una nuova edizione completamente rivista dall'autore che ha potuto così correggere diverse imprecisioni delle edizioni passate e aggiornare la sua introduzione.

Questa nuova edizione è arricchita dalla prefazione, inedita in Italia, di Gabriel Bach, ex procuratore di Stato in Israele ed ex giudice della Corte Suprema israeliana, finora pubblicata solo sull'edizione americana. Il volume è inoltre impreziosito da un ricco inserto fotografico, storicamente interessante, con immagini concesse in particolare dallo Yad Vashem, il Museo dell'Olocausto.

Adolf Eichmann fu uno dei principali responsabili del massacro degli ebrei in Europa. In qualità di comandante del dipartimento IV-B-4 del RSHA (l'ufficio per la sicurezza del Reich), organizzò la deportazione di milioni di individui verso quei campi di sterminio in cui trovarono la morte. Dopo la seconda guerra mondiale, fuggì in Argentina e cambiò identità. Rintracciato dai servizi segreti israeliani fu trasferito a Gerusalemme dove, nel 1961, fu processato e condannato alla pena capitale. La sua impiccagione è stata la prima e unica sentenza di morte eseguita in Israele.

Come l'autore mette magistralmente in risalto, il processo servì non solo a condannare uno dei criminali di guerra più freddi e spietati (Eichmann, a sua difesa, si limitò a ribadire ossessivamente che egli obbediva a degli ordini «nel rispetto della disciplina, dei doveri militari in tempo di guerra, e del giuramento di fedeltà»), ma anche a fare per la prima volta piena luce sui piani per l'attuazione della Soluzione Finale e sulle modalità dello sterminio: la costruzione dei ghetti nelle principali città occupate, i campi di concentramento, le torture, gli esperimenti medici su cavie umane, le fucilazioni di massa, le camere a gas...

Al termine del processo Adolf Eichmann fu condannato a morte "per aver spietatamente perseguito lo sterminio degli ebrei", impiccato nel carcere di Ramla il 31 maggio 1962 e le sue ceneri disperse fuori dalle acque territoriali israeliane.

Il libro, scritto sotto forma di diario, non è diviso in capitoli ma secondo la cadenza del dibattimento. I titoli dei paragrafi si riferiscono ai rispettivi capitoli dell'arringa del Procuratore Generale Hausner intercalati nel testo.

Una prosa lucida e concisa e una sapiente alternanza di accurate ricostruzioni storiche e di racconti dalla forte presa emotiva fanno di questo libro un tassello fondamentale per comprendere l'immane tragedia della Shoah.

Sergio Minerbi, nato a Roma nel 1929 e arrivato in Palestina nel 1947, è stato ambasciatore d'Israele e docente universitario. Autore di diversi libri, ha collaborato con «Il Sole 24 Ore».

articolo pubblicato il: 22/09/2012

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