Ultimo appuntamento con la Stagione Teatrale 2011/12 di Ancona curata dal Teatro Stabile delle Marche in collaborazione con la Fondazione Teatro delle Muse, il Comune di Ancona e con partner sostenitori Banca dell'Adriatico spa, Prometeo, AnconAmbiente.
Dal 25 al 29 aprile in scena al Teatro Sperimentale The history boys, di Alan Bennet, traduzione di Salvatore Cabras e Maggie Rose, regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani con Elio De Capitani, Ida Marinelli, Gabriele Calindri, Marco Cacciola, Giuseppe Amato, Marco Bonadei, Angelo Di Genio, Loris Fabiani, Andrea Germani, Andrea Macchi, Alessandro Rugnone, Vincenzo Zampa, produzione Teatridithalia.
Lo spettacolo teatrale ha vinto tre Premi Ubu 2011 come miglior spettacolo dell'anno, miglior attrice non protagonista (Ida Marinelli), nuovo attore under 30 (gli 8 ragazzi): Giuseppe Amato, Marco Bonadei, Angelo Di Genio, Loris Fabiani, Andrea Germani, Andrea Macchi, Alessandro Rugnone, Vincenzo Zampa.
È una storia di oggi The history boys, commedia di Alan Bennett del 2004, vincitrice di 6 Tony Award e trasformata in film nel 2006. Tra ironia e amarezza, l'autore inglese racconta una serie di passaggi che caratterizzano l'ultimo anno di corso in un college, dove un gruppo di ragazzi si prepara ad accedere all'università: attraverso il conflitto fra innovazione e tradizione, o fra idealismo e opportunismo, il testo pone incalzanti interrogativi sul significato dell'educazione, sul ruolo della cultura, sui legami fra sapere e potere. Al centro della trama, la contrapposizione fra due figure di insegnanti, Hector, l'anticonformista e Irwin, il giovane professore cinico, mandato dal preside per «normalizzare» la situazione. Intelligente e abilmente costruita, la pièce ha il merito di non mostrare un mero scontro fra «buoni» e «cattivi». Ogni personaggio si misura con le proprie debolezze. Una pièce definita dal regista "un testo oggi più necessario che mai".
The history boys è uno spettacolo corale, fatto di serrati botta e risposta, di cambi di scena eleganti, di riflessioni taglienti e ironiche. L'educazione viene sviscerata e analizzata senza retorica: i pro e i contro del nozionismo, del giornalismo, dell'apparenza, di verità e veridicità. L'educazione culturale più prettamente intesa così come quella sentimentale e sessuale: al discorso più ampio si sovrappongono trame più sottili, fatte di identità sessuali, di ricerca del sé e dell'altro, di confusione, prese in periodi - l'adolescenza per i ragazzi, la maturità per gli insegnanti - molto diversi. E quindi, anche qui, si parla del conflitto tra la passione idealistica e il calcolo di opportunità, tra una vita vissuta in modo leggero e disinteressato e una vita fondata sul cinismo. Ci si interroga sui confini tra esse, sulle sfumature, sui cambiamenti, sulle scelte.
Lo spettacolo è firmato da Ferdinando Bruni e Elio De Capitani e ha riscosso un enorme successo sin dal suo debutto, soprattutto tra i giovani. Un successo che replica quello della versione originale, vincitrice di sei Tony Award nel 2004 e subito trasformata in film.
Info 071.52525 biglietteria@teatrodellemuse.org - www.stabilemarche.it
articolo pubblicato il: 20/04/2012