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arte e mostre
"Translating China"

Jannis Kounellis a Pechino


Al Today Art Museum di Pechino la prima personale di un artista internazionale

"Translating China-Solo Exhibition of Jannis Kounellis" Fino al 13 dicembre 2011

TODAY ART MUSEUM A cura di Huang Du Fino al 13 dicembre 2011, dalle 10 alle 17 Venue: 2nd &3rd floor exhibition hall of building 1 ADD: No.32 Baiziwan Road, Chaoyang District, Beijing, 100022 Tel: 8610-58760600-100 Fax: 8610-58760500 www.todayartmuseum.com

Si è inaugurata al Today Art Museum di Pechino la prima mostra personale di Jannis Kounellis in Cina. La mostra - prima mostra personale di un artista non cinese al Today Art Museum - durerà eccezionalmente quasi un mese (fino al 13 dicembre 2011). Curata da Huang Du, la mostra è organizzata nell'ambito del progetto Translating China concepito e realizzato da Giuseppe Marino, della Galleria Marino di Roma.

Negli ampi spazi del museo sono esposte opere nuove dell'artista italiano, realizzate nell'arco di un anno e mezzo appositamente per il Today Art Museum. L'artista ha lavorato direttamente in Cina, in uno studio a Pechino predisposto da Giuseppe Marino.

In esposizione, tra le altre opere, un'installazione a forma di "Z" che consiste in 15 moduli di ferro. Ciascun modulo è largo 1,95m, alto 2,35m e spesso 50 cm e contiene 160 kg di carbone. Su questi moduli saranno appesi dei pannelli, su cui sono posizionati frammenti di porcellana antica cinese. I frammenti di porcellana antica cinese, di diverse provenienze, sono stati selezionati uno ad uno da Kounellis. Essi altro non sono che ciò che resta dei vasi e dei servizi da tavola che appartenevano alla classe borghese cinese, successivamente rastrellati in massa e sfasciati dalle Guardie Rosse di Mao durante la Rivoluzione culturale in quanto simbolo di borghesia (lo stesso avvenne per i libri che furono bruciati).

Tutti gli oggetti, che sono parte integrante delle opere in esposizione, sono stati trovati in Cina da Kounellis stesso. Nel caso dei vestiti disposti su pannelli di ferro, l'artista sfrutta il colore originale degli elementi che compongono l'opera creando una scala cromatica progettata per ogni opera. Esposto, inoltre, un imponente tavolo di ferro a forma di "K" sul quale sono disposti 4600 bicchierini di vetro.

Nel catalogo, realizzato per la mostra, testi di: Giuseppe Marino, promotore delle mostre di Kounellis in Cina; Huang Du, curatore della mostra; Jean Fremon, critico d'arte, Rudi Fuchs, storico d'arte e curatore olandese, curatore della mostra personale di Kounellis al Museo Kurhaus di Kleve in Germania e già direttore del Museo d'Arte Contemporanea Castello di Rivoli; Karen Smith, storica dell'arte specializzata in Arte contemporanea cinese nell'era post-Mao.

La Galleria Marino sta organizzando altre mostre di Kounellis nei musei cinesi.

KOUNELLIS IN ITALIA - "ARTE POVERA 2011" La Galleria Marino di Giuseppe Marino promuove, sostenendo parte dei costi, l'opera di Jannis Kounellis al Maxxi di Roma ("Omaggio all'Arte Povera: Jannis Kounellis, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio", a cura di Anna Mattirolo e Luigia Lonardelli, dal 7 ottobre 2011 all'8 gennaio 2012). La mostra si colloca nella mostra - evento Arte Povera 2011 a cura di Germano Celant, che si svolgerà contemporaneamente, fino ad aprile 2012, in diversi e importanti musei e istituzioni culturali italiani, nelle città di Bari, Bergamo, Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino. L'opera in esposizione al Maxxi è del 1988 ed è composta da pannelli di ferro con sacchi di juta e lampade a petrolio (altezza 4,2m; larghezza 12m).

JANNIS KOUNELLIS Nato nel 1936 in Grecia, a vent'anni si trasferisce a Roma per studiare all'Accademia di Belle Arti. Kounellis è considerato in tutto il mondo uno dei massimi esponenti dell'arte povera, movimento artistico nato in Italia intorno agli anni '60, che intende opporsi - provocandola - all'arte tradizionale, facendo ricorso a materiali "poveri" solitamente non considerati dall'arte: ferro, legno, metalli, terra, plastica, stracci, etc., ma anche portando la natura dentro i luoghi adibiti all'arte, nell'opera d'arte stessa. Si pensi al pappagallo fissato da Kounellis su una tela dipinta (1967) o ancora ai cavalli vivi nella galleria romana L'Attico (1969).

Jannis Kounellis ha una straordinaria capacità di captare la natura dei luoghi in cui si trova, il "genius loci" del posto. Questa capacità, assieme alla sua abilità di elaborare le percezioni e le impressioni dello spazio, gli permettono di tradurle in opere d'arte. L'opera così concepita contestualizza e racconta l'ambiente che ha ispirato la sua stessa creazione. La cultura del luogo in cui lavora diventa parte integrante dell'opera.

articolo pubblicato il: 22/11/2011

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