A partire dal 10 novembre il percorso proposto dal Centro Espressioni Cinematografiche, da Cinemazero e dalla Cineteca del Friuli, alla scoperta di Ingmar Bergman ha permesso al pubblico di Udine e di Pordenone di vedere, grazie ad unampia rassegna retrospettiva, la quasi totalità dei film del maestro svedese in edizioni inedite.
Venerdì 4 e sabato 5 febbraio 2005, presso la Sala Convegni della Camera di Commercio, la città di Pordenone darà spazio e voce ai più rilevanti storici ed esperti dellopera bergmaniana.
Al panel oltre ai critici di livello internazionale (quali il prof. Gervais dal Canada, lo scrittore Egil Törnqvist, la prof.ssa Lucilla Albano dellUniversità Roma3, per citarne solo alcuni), interverranno anche molti dei collaboratori e testimoni di Bergman tra cui produttori, assistenti, montatori che hanno lavorato ai film del maestro (il regista Jörn Donner e leditor Sylvia Ingemarsson tra le varie personalità confermate).
Il convegno internazionale, che chiude come ogni anno Lo Sguardo dei Maestri (i precedenti sono stati dedicati a Bresson, Buñuel, Tati, Ophuls e Dreyer) oltre che produrre una annuale raccolta degli atti (edita poi da IL CASTORO) è anche uno dei rari momenti in Italia, non accademici, di crescita e sviluppo degli studi sul cinema.
Il convegno si concentrerà sullultima fase del lavoro del regista svedese. In particolare lappuntamento sarà articolato in più sessioni: alla prima, dedicata ad un solo film, FANNY E ALEXANDER del 82, definito dallo stesso Bergman come la sua opera summa, che avrebbe anche dovuto essere lultimo suo film, seguirà una seconda incentrata sugli ultimi lavori cinematografici e televisivi, fino al recentissimo SARABAND del 2003, nei quali affiora chiara unattitudine spiccata da parte dellautore a ripensare a temi e stili, motivi e forme nuove delle sue rappresentazioni, cercando un incontro tra le arti tradizionali e i mezzi più recenti come il digitale. Il rapporto tra cinema e teatro, tra esistenza e rappresentazione sono i temi che sembrano riguardarlo in questultima fase della carriera, trattati con lattenzione e linteresse per le conquiste tecnologiche proprie di un artista completo e sensibile che continua a rinnovarsi e a proseguire straordinariamente il suo iter creativo.
Bergman si presenta come uno di quei pochi importanti nomi della storia del cinema mondiale in grado di raggiungere il pubblico di oggi con un bagaglio immenso di idee e immagini e con una capacità e una sensibilità straordinariamente moderne. Questi film capaci di indagare come pochi lanimo umano, le sue stagioni, i suoi conflitti, le sue aspirazioni dimostrano di sapere dialogare ancora con le nuove generazioni. Le stesse alle quali la manifestazione friulana si rivolge nel riproporre intere cinematografie di maestri della storia del cinema; le stesse che saranno ospitate a Pordenone in occasione del convegno internazionale di studi che per primi vuole avere come interlocutori i giovani studenti.