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teatro
sono Milena, da Praga

Fino al 13 febbraio al Teatro Vscello di Roma la compagnia T.S.I. LA FABBRICA DELL’ATTORE presenta "Sono Milena, da Praga", ovvero, "La resistenza umana e politica della donna amata da Kafka". Interpreti: Sara Borsarelli, nel ruolo di Milena, Felice Leveratto, il padre di Milena, Andrea Cavatorta, Franz Kafka, Cristina Faessler, nel ruolo di Margarete Buber-Neumann e Maurizia Grossi nei panni di Stasa, amica di Milena.
E con: Stefano Centore (Brod), Simona Cherubini (Jarmila), Simone Giaccaglia (Pollak), Antonio Losito (Caporedattore), Teresa Micarelli (Honzākovā) Elena Micarelli (Milena bambina), Francesco Perciballi (Werfel), Sara Riccieri (Rosa) Mara Sturlese (Infermiera lager) Silvia Venti (Honza adolescente). Voce fuori campo di Margarete: Paola Mannoni.

Elementi scenici, testo e regia Caterina Venturini. Musiche Fabio Ceccarelli collaborazione artistica Andrea Pistilli, realizzazione scenica Danilo Rosati, luci Valerio Geroldi, costumi Laura Lemmetti, assistente alla regia Cristina Faessler, assistente di scena Francesca Blancato.

Lo spettacolo parte dalla splendida figura di Milena Jesenskā ( giornalista e scrittrice ceca, l’unica donna che ha veramente amato e profondamente capito Kafka) per ricostruire l’atmosfera della Praga di inizio secolo ( al contempo ceca, tedesca ed ebraica) fino allo scoppio della guerra…. quando Milena, che non era ebrea, si appunta sul petto la stella di David imposta dai nazisti, e comincia un’opera di salvataggio di vite umane, ebrei e compatrioti cechi, fino al suo internamento nel campo di Ravensbrueck, dove muore nel 1944. Nel campo Milena conosce Margarete Buber-Neumann ( poi autrice del memorabile libro “Prigioniera di Hitler e Stalin”), diventano grandi amiche e sognano di scrivere insieme un libro sui campi di concentramento. Margarete, che sopravvisse a lungo a Milena, č la voce narrante dello spettacolo, che ricostruisce i momenti di quella storia.

Una storia che č sė la storia di Milena Jesenskā, ma che č anche il racconto di un rapporto amoroso che si esprime in quello che viene ritenuto il pių bell’epistolario d’amore del secolo ( Kafka, Lettere a Milena), nonché il tentativo di ricostruire momenti storici importanti, e la frenetica attivitā giornalistica e politica di un gruppo di giovani a ridosso della guerra. Una storia politico-letteraria-amorosa sullo sfondo di una fredda, magica Praga.

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