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cinema
"Fra il bosco e la luce"

a 167Contatto!


FRA IL BOSCO E LA LUCE Quando il terremoto distrugge i luoghi dell'incontro Alessandro Scillitani torna a firmare un documentario intenso ed appassionato sugli uomini e sui luoghi. Da un progetto di Massimo De Matteis

Il 19 giugno prossimo alle 21,30, all'interno delle iniziative di 167Contatto! (Reggio Emilia, Piazza Domenica Secchi) verrà proiettato in anteprima nazionale il documentario FRA IL BOSCO E LA LUCE di Massimo De Matteis per la regia di Alessandro Scillitani. Dopo il successo di Case abbandonate, Scillitani torna a firmare un documentario intenso e appassionato questa volta raccontando passato presente e futuro di Villa Sant'Angelo e di Tussillo, due paesi aquilani devastati dal terremoto dell'aprile 2009. Le musiche sono state scritte ed eseguite dalla band dei Witko, che si esibirà al termine della proiezione.

Ispirato ai racconti e al vissuto dei padri e dei nonni, il testo di Massimo De Matteis vuole andare al di là della tragedia del terremoto per far comprendere fino in fondo che il vero dramma, fra queste mura e nelle anime di questa gente, è fatto non solo di case distrutte e strade cancellate, ma soprattutto dell'annientamento della possibilità di socializzazione e di aggregazione. Quando scompare una piazza, quando crolla il baretto di un paese, banalmente, la gente non ha più dove incontrarsi.

Il documentario si snoda e si articola in tre parti ben distinte e separate, ma unite tra loro dalla passione e dal legame quasi ombelicale che s'instaura tra l'autore e questa terra. Queste tre parti si chiamano: passato (la gente ), terremoto (la paura) e futuro o meglio "speranza" (la vita) e ci accompagnano ad esplorare un territorio aspro e gentile, duro ma accogliente, maestoso e selvaggio, facendoci scoprire luoghi, ambientazioni, storia e costume di una terra che prima dell'evento del 6 Aprile 2009 era un posto come tanti, forse anche un po' dimenticato e poco conosciuto ai più.

Nella prima parte della narrazione sembra di immergersi in un luogo incontaminato, arcaico, quasi preistorico, fatto di monti, laghi, ruscelli, un territorio narrato con poetica disinvoltura e nostalgico ricordo. Luoghi anacronistici, antichi, rurali che ormai non appartengono più alla nostra giovane memoria, ma che nel contempo raccontano parte di noi e ci fanno rammentare che proprio lì possiamo trovare le nostre radici e dove l'autore sicuramente trova le proprie.

La seconda parte racconta invece il terremoto che ha minato la robustezza di questo territorio e di queste persone. Il 6 aprile 2009, quando l'onta della catastrofe ha seppellito ogni cosa. Con enfasi e pathos narrativo il documentario ci rimanda alla distruzione, alle macerie, al boato, alla tremenda confusione di quella notte e di quell' alba. E poi è vuoto di silenzio, abbandono, paura e lacrime. Si percepisce il nulla dopo la tragedia, lo sfacelo che incombe sulla terra e dentro agli animi delle persone, la paura di dover abbandonare la vita di prima all'improvviso, senza che rimanga più nulla delle proprie cose e dei propri affetti.

La terza ed ultima parte è un inno alla gioia e alla felicità delle piccole cose che la gente del posto ha da sempre suscitato nell'autore. E' uno spaccato di tradizioni, cultura, dialetti, convenzioni, usanze, credenze religiose e rapporti tra le persone che caratterizzato quel territorio così ben descritto nella prima parte. Si percepisce il legame simbiotico tra le montagne i fiumi e i laghi e queste persone, come due facce delle stessa medaglia.

Il documentario ci lascia con la speranza della ricostruzione, ci infonde un senso di positività e di forza per guardare avanti, senza voler urlare denunce di alcun tipo, senza recriminazioni fine a se stesse, ma si conclude con l'auspicio di un ritorno a casa e a quelle tradizioni che appartengono a questi luoghi ed ai suoi abitanti. ....e come dice l'autore " I vuoti si ricolmano ".

I luoghi: Villa Sant'Angelo e Tussillo A circa 17 Km da L'AQUILA immettendosi sulla SS17 e proseguendo verso Sud, si arriva nella Valle dell'Aterno. Sulla destra adagiata su di una collina sorge Villa Sant'Angelo con la sua frazione, Tussillo. Villa Sant'Angelo conta circa 435 abitanti. Il comune situato a 570 mt. di altitudine abbraccia appunto la valle dell'Aterno. Da un lato il Gran Sasso che con i suoi 3000 metri di altezza domina la valle, e dall'altro il Sirente alto 2500 metri. La valle viene tagliata in due dal fiume più lungo della regione, L'Aterno. Villa Sant'Angelo con la sua unica frazione, Tussillo, dopo il tremendo terremoto, conta 17 Vittime e 108 feriti, seconda solo ad Onna. E' stato il secondo paese più colpito e il 90% del centro storico non esiste più.

articolo pubblicato il: 15/06/2011

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