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attualità scientifica
la nicotina mi rende snello

una ricerca sui recettori dell'appetito


I fumatori vivono meno dei non fumatori, ma tendono ad essere più magri. La nicotina leva la fame, è risaputo, fino al punto che molti fumatori non vogliono cessare di esserlo per evitare di aumentare di peso. Adesso alcuni scienziati hanno scoperto, con esperimenti sui topi, come agisce la nicotina sul cervello, sui neuroni implicati nei segnali dell'appetito e ritengono che questa scoperta possa portare a due risultati distinti, aiutare i fumatori a smettere e, evitando che ingrassino, trattare anche l'obesità, proponendo soluzioni per tutti i grassi.

La nicotina, hanno scoperto i ricercatori, non solo attiva i neuroni implicati nella voglia di fumare, ma attiva anche un piccolo gruppo di neuroni dell'ipotalamo implicati nel segnale che si è mangiato a sufficienza.

Uno dei recettori della nicotina può influire sulla fame e quando la nicotina si connette a questo recettore si attivano alcuni neuroni specifici, scatenando il processo che annulla l'appetito.

L'ipotalamo è un'area del cervello che analizza segnali che procedono dall'intestino e dal grasso, avvertendo se abbiamo bisogno di cibo o se abbiamo sufficienti calorie. La decisione di non voler smettere di fumare per paura di prendere peso è estremamente pericolosa, perché il tabacco può portare a malattie cardiovascolari, al cancro al polmone e ad altri problemi, come le disfunzioni erettili e l'invecchiamento della pelle.

L'identificazione di questo recettore è importante per comprendere i meccanismi del peso e della voglia di fumare. Per adesso si sono studiate le cavie, ma si spera di poter giungere a misure terapeutiche in grado di aiutare a smettere di fumare senza ingrassare.

articolo pubblicato il: 13/06/2011

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