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per una vita migliore

grandi polemiche in Brasile per un testo scolastico

di N. P.

Grandi polemiche sta suscitando in Brasile la decisione del Ministero dell'Educazione di distribuire a quasi mezzo milione di scolari delle elementari il libro "Por uma Vida Melhor" (Per una vita migliore) di Heloisa Campos, autrice fino a ieri sconosciuta.

Il libro difende l'idea che gli errori grammaticali siano ammessi nella lingua parlata, per cui vengono codificati molti modi di dire errati in uso nei ceti meno abbienti brasiliani e riprende la tesi del libro "Preconcetto Linguistico" di Marcos Bagno che il linguaggio riproduce le disuguaglianze sociali.

Le polemiche nascono proprio da qui. Secondo illustri scrittori e professori, permettere che gli alunni poveri rimangano nell'ignoranza delle corrette regole sintattiche significa perpetuare le differenze tra chi può permettersi una scuola privata e chi è costretto a frequentarne una pubblica, che in Brasile è spesso di scarso livello.

Se è vero che il linguaggio dimostra le differenze sociali, il che è una tesi nemmeno tanto sconvolgente, è maggiormente vero che uno dei modi migliori per fuggire dalla propria condizione svantaggiata è quello di acquisire una dimensione culturale più elevata.

Per un Paese che aspira a togliersi di dosso l'eterna etichetta di "emergente" per emergere davvero, la scuola è un'arma importantissima e l'educazione dei meno fortunati, che sono la stragrande maggioranza della popolazione, una battaglia campale.

Il più grande ostacolo allo sviluppo di un Paese che possiede ricchezze inestimabile è proprio quello del basso livello dell'educazione pubblica. Libri come "Por uma Vida Melhor" non aiutano certo a cambiare.

articolo pubblicato il: 27/05/2011

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