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medicina
la meditazione aumenta le connessioni neuronali

La meditazione e la disciplina mentale possono cambiare il modo di lavorare del cervello. Ai monaci buddisti la meditazione permette di raggiungere livelli di coscienza inusuali grazie alla crazione di connessioni neuronali che non esistono negli individui che non sono soliti realizzare pratiche contempaltive. Così afferma la rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

Fino ad oggi questi fenomeni venivano interpretati facendo riferimento a capacità metafisiche. Grazie a questo studio, iniziato nel 1992 dall'Università del Wisconsin-Madison sul Dalai Lama ed altri monaci esperti in meditazione, sono stati scoperti gli effetti di questa pratica.

I monaci che dedicano molto tempo alla meditazione presentano una rilevante attività nella zona del cervello posteriore alla parte sinistra della fronte, precisamente nella corteccia prefrontale sinistra. Nelle persono che non praticano la meditazione quest'area non è molto attiva, ma lo è abbanstanza nelle persone ottimiste e non ansiose.

Secondo lo studio, per raggiungere un buon grado di attività cerebrale in questa area richiede un intenso allenamento, come quello cui si sottopone uno sportivo per migliorare le proprie prestazioni.

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