Il 4 dicembre 2004 si scoprì che i 600 milioni di euro del fondo Epicurum non esistevano. L'8 dicembre 2004 era il termine entro cui la
Parmalat era costretta a onorare il bond da 150 milioni di euro che aveva emesso: Bondi promise di restituire i soldi entro il 15 dicembre
2004, ma quando quattro giorni dopo riuscì a saldare il debito, si accorse anche che ne mancavano 80. Intanto dopo tre giorni di sospensione,
il titolo Parmalat fu riammesso alle contrattazioni: da un valore precedente di 2,2375 euro, l'11 DICEMBRE 2004 il titolo chiuse a 1,1900
euro, in calo del 46,8%
Il caso Parmalat non si è fatto mancare niente: sempre nel 2004 anche un fascicolo a carico di ignoti "istigazione al suicidio", art.580
Codice penale. Un capo ufficio della Parmalat si è suicidato perché non sopportava lo stress a cui era sottoposto.
Migliaia di risparmiatori nel panico.
Il 18 aprile 2011 con la sentenza della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Milano quattro banche estere (Morgan Stanley, Bank of
America, Deutsche Bank e Citigroup) sono state assolte dall'accusa di aggiotaggio, ossia: il comportamento di chi diffonde notizie false,
ovvero pone in essere operazioni simulate o altri artifici concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti
finanziari non quotati o per i quali non è stata presentata una richiesta di ammissione alle negoziazioni in un mercato regolamentato ,
ovvero ad incidere in modo significativo sull'affidamento che il pubblico ripone nella stabilità patrimoniale di banche o di gruppi bancari,
è punito con la pena della reclusione da uno a cinque anni. ( art. 2637 c.c.). In altre parole i Giudici della seconda sezione hanno ritenuto
che le quattro banche imputate non hanno diffuso notizie false circa la situazione della Parmalat né hanno messo in atto altri comportamenti
che potessero sviare in qualche modo i risparmiatori, facendo loro credere che la Parmalat avesse una situazione finanziaria solida... cosa
che invece purtroppo non era.
In questi giorni: La Guardia di Finanza su ordine del pm di Milano Eugenio Fusco ha eseguito alcune perquisizioni in sedi di società
coinvolte nella acquisizione di un pacchetto di Parmalat da parte della francese Lactalis. Le perquisizioni si inseriscono nell'ambito
dell'inchiesta contro ignoti per aggiotaggio. A questa ipotesi di reato i pm hanno aggiunto anche l'insider trading.
La stampa internazionale riporta che gli indagati, per aggiotaggio, ci sono Massimo Rossi e Carlo Salvatori. Rossi era indicato come
candidato ad e vice presidente di Parmalat nella lista per il cda presentato dai fondi esteri mentre Salvatori è il numero uno di Lazard in
Italia. Indagati anche Fabio Canè (Intesa Sanpaolo), per insider trading, e la moglie Patrizia Micucci (Socgen), per aggiotaggio.
Le regole per imporre trasparenza ai mercati ci sarebbero, ma la storia ci insegna che fanno acqua da tutte le parti.
L'intervento, questa volta tempestivo, della Guardia di Finanza getta una luce rassicurante, perché l'auspicio è quello che qualcuno si sia
stancato di far girare la macchina oliandola con il sudore dei poveri risparmiatori e degli operatori onesti che dopo aver studiato per anni
si basano su regole e principi che vengono stravolti dai comportamenti distruttivi di taluni spregiudicati furfanti.
articolo pubblicato il: 13/05/2011 ultima modifica: 23/05/2011