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editoriale
arsenico e nuovi veleni
di G. V. R. M.

Una ricerca condotta dall'Università di Siena in collaborazione con il WWF ha dimostrato la presenza in alcuni volontari VIP di un numero impressionante di veleni, dal DDT alla diossina, e di metalli nocivi come il piombo, quasi tutti ingeriti tramite gli alimenti.

Quindi non basta mangiare poco, come afferma il ministro Sirchia, bisognerebbe non mangiare affatto.

La realtà è che viviamo la nostra vita immersi nei veleni, ma pensare, come certi ecologisti d'accatto, che si possano cancellare con un colpo di spugna l'industrializzazione, le comodità, le comunicazioni e tornare allo sfalcio e al taglio del bosco è del tutto improponibile.

Si possono utilizzare carburanti meno inquinanti, ma non si può obbligare la gente a starsene chiusa in casa, usando al minimo la corrente elettrica, senza televisione, computer, elettrodomestici.

L'ENEL propone tariffe differenziate per chi mette in funzione gli elettrodomestioci di notte. Evidentemente il megadirigente galattico che ha avuto questa idea vive in una villa holliwoodiana e non in un condominio di periferia dove uno sternuto notturno sveglia tutto il vicinato.

Gli ambientalisti radicali, dopo aver per anni urlato di energia eolica, hanno scoperto che le torri non sono precisamente simili al mulino di Alphonse Daudet o a quelli di Don Chisciotte e gridano al deturpamento del paesaggio.

Chi sta smettendo di fumare si riempie di snack e caramelle e tra un po' ci sarà chi proporrà di proibirne la vendita.
Certo è tutto vero, l'alcool fa male, la musica delle discoteche assorda, non si sa cosa mangiamo. Ma non esiste una Shangri-Là.

Anni fa, in una guida ecologica "Dall'Adriatico alle sorgenti del Piave", si scoprì che l'acqua del "fiume sacro" era inquinato già alla sorgente.

Il cibo biologico non si sa fino a che punto lo sia, dato che comunque viene prodotto in un mondo comunque inquinato e gli assertori del "bio è bello" sono talvolta i primi a lamentarsi se quasi sempre la frutta non trattata si riduce alla mela, una mela piccola e bruttarella.

Tra grandi proclami, gloriose crociate, blocchi della circolazione e divieti vari ci si accorgerà che comunque nessuno vuole vivere come i propri trisavoli (sempre che non fossero avvelenati dal piombo delle condutture idriche e dalla carne speziata per nascondere la puzza della frollatura, in mancanza di frigoriferi).

E' giusto eliminare, quanto più possibile, le sostanze e le situazioni che ci avvelenano ma facciamo parte di questo mondo, con il suo stress da orari, con la sua necessità di muoversi, con i suoi ritmi e le sue usanze.

E' bello sognare, ma la realtà è quella che è, e ci siamo e restiamo fino al collo.

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